salve a tutte. Ho corretto il capitolo che segue molte volte inattesa di postarlo e ogni volta dopo aggiungevo un pezzetto, perciò prima che diventi insopportabilmente lungo ho deciso di postarlo subito ;D . Come sempre i vostri pareri sono cosa assai gradita
. Un bacio, a presto
Più tardi quella sera, quando Livietta rientra in casa, trova la madre e Gaetano in cucina, davanti a due tazze di caffè, in piedi appoggiati al lavabo, a discutere di qualcosa che, a giudicare dalle loro facce, deve essere molto serio. Non si accorgono neanche subito della sua presenza, anzi è lei che salutandoli richiama la loro attenzione.
Gaetano è diventato negli ultimi tempi una figura costante delle loro vite, perciò non è sconvolta più di tanto quando lo trova in casa a quell'ora; negli anni ha capito tante cose e ora quelle cose stanno prendendo il loro corso naturale, come sarebbe dovuto accadere già da tempo.
Ma da qualche giorno, Livietta si è accorta anche di qualcosa altro; avverte una novità nell'aria e dalla premura che sua madre ci mette per tenerla all'oscuro, capisce che non deve essere niente di buono. Inoltre, tenendo conto delle passate situazioni in cui Camilla si è ficcata con il suo fiuto da investigatrice... spera che non si cacci in qualche guaio. Avere un genitore all'ospedale le basta e avanza; ma sapere che esiste un angelo custode che veglia su di lei, come ha sempre fatto e che, se fosse per lui non la lascerebbe mai... bè, da una parte questo la rincuora; non lo ha mai confessato a nessuno ma spera, un giorno, di incontrare un amore come quello che sta vivendo ora la madre e di saperlo riconoscere a tempo opportuno ; la complicità nei gesti e nelle parole, la fiducia che ripongono l'uno nell'altro, l'intesa palpabile nell'aria tra queste due persone o vedere come si cercano con lo sguardo, quando entrano in una stanza dove sanno che c'è l'altro...tutti esempi di cosa vuol dire amare ed essere amati. Se n'è resa conto nel corso degli anni, forse anche prima che Camilla lo ammettesse con sé stessa. Che Gaetano, dall'inizio, era innamorato di sua madre era cosa sicura, facile da capire anche per lei che era ancora una bambina ma che gli eventi poi andassero in una certa direzione, non era così scontato, soprattutto conoscendo proprio Camilla e il suo senso di responsabilità. La prima separazione voluta o meglio causata dal padre, era stata il vero imprevisto. Un fulmine a ciel sereno...quasi. Dopo un iniziale e normalissimo rifiuto ad accettare lo status quo, la situazione col tempo era migliorata, aveva fatto amicizia con Carmen, la nuova compagna del padre. Era cresciuta e cominciava a capire meglio molte cose appunto...molte ma non tutte. Infatti non ha mai capito perché dopo il loro ritorno a Roma i genitori, con un tira e molla durato qualche mese, abbiano deciso di tornare insieme; boom! ecco un altro imprevisto.
Ritrovare poi a Torino Gaetano...lo aveva preso subito come segno del destino, qualcuno lassù voleva dare ai due una seconda chance e lei è convinta che le occasioni non vanno mai sprecate...anche se, a causa degli ultimi eventi, sono ancora ben lontani dal lieto fine.
Andando indietro con la memoria, forse non ha trovato sempre simpatico Gaetano; o meglio non trovava simpatico tutto il tempo che passava insieme a sua madre e intuendo quanto fosse innamorato di Camilla, lo avvertiva come una minaccia all'unione tra i propri genitori, ma chi poteva biasimarla? In fondo è una reazione normale per una bambina particolarmente sveglia. Ma nessuno sceglie di chi essere innamorato, è una non colpa e quindi, nonostante questa sensazione di "pericolo" che poteva giustificare un leggero astio seppur mai palesato, provava d'istinto anche una certa simpatia per quest'uomo grande e grosso che, quando era con Camilla, rimaneva incantato come un bambino in un negozio di giocattoli, innamorato e non ricambiato, ufficialmente, di una donna non sua. Certo le cose da allora sono cambiate; si sono ritrovati lungo la strada e a quanto pare hanno ripreso a camminare insieme.
E' felice per loro, ma quella sera Livietta è contenta anche di una altra cosa: dal non averli trovati a fare chissà ché sul divano...un conto ipotizzare che tua madre faccia delle "cose", un altra invece coglierla sul fatto e ultimamente ha come la strana sensazione che ogni volta che si volta, loro sono li pronti a saltarsi addosso; sa che solo l'idea è ridicola, con quello che stanno passando tutti dopo l'attentato a Renzo e poi entrambi sono persone molto attente ai sentimenti altrui...anzi ,guarda a che punto stanno per essere stati attenti ai sentimenti degli altri! dopo dieci anni...ma questa è un altra storia. Indipendentemente dalla sua volontà però, l' immagine di sua madre avvinghiata a Gaetano sul divano si impossessa di lei e delle sue guance che si colorano di rosso, e così dopo averli salutati si rifugia svelta in camera sua...
L" Ciao a tutti"
Gaetano è il primo a voltarsi verso l'ingresso" Ciao Livietta"
C " Ciao tesoro, come è andata la serata ?"
L " Bene, ma la prossima volta giuro che il film lo scelgo io. Decisamente io Greg non abbiamo gli stessi gusti cinematografici, pazienza. Io vado a letto, sono un po' stanca, buonanotte."
C" Va bene amore, buona notte".
Camilla sa che Livietta non ha fatto molte amicizie da quando sono arrivati a Torino; secondo lei la colpa maggiore è da attribuire al fatto che la figlia se ne andava in giro per gran parte della giornata con un muso così lungo che avrebbe allontanato chiunque di buona volontà. Non aveva accettato il trasferimento e non aveva perdonato ai genitori la "deportazione" da Roma, dalla sua migliore amica e dal suo ragazzo; aveva provato anche a cercare aiuto nella nonna, chiedendo di rimanere a vivere con lei, quando ancora stava a Roma ma Camilla e Renzo non avevano ceduto ai suoi capricci. Tutto questo prima di scoprire il "tradimento" del suo ormai ex ragazzo proprio con la sua ex amica. Le prime delusioni d'amore avevano fatto riavvicinare madre e figlia. Poi quello che era successo al padre aveva dato una giusta dimensione a tutto il resto, facendole capire quali sono i suoi veri punti di riferimento e affetti più cari.
L'unico che era riuscito a far breccia nella coltre di scontrosità verso il prossimo di cui Livietta si era circondata, era stato un compagno di scuola: Greg. Il quale però aveva pagato a caro prezzo il suo interesse per la nuova ragazza venuta da Roma, che tutti o quasi scostavano. Secondo Camilla infatti la figlia si approfittava un po' troppo della generosità del ragazzo, facendone il proprio servetto. Perciò quando ha saputo che il film lo avrebbe scelto Greg, ne è rimasta piacevolmente sorpresa. Forse anche per Livietta sta cambiando qualcosa...e questo pensiero la riporta a quante cose sono cambiate per lei invece ...
La figlia non può sapere cosa sia successo prima del suo arrivo in casa ma la donna si sente comunque in imbarazzo e si rilassa quando la vede andare di filato nella sua camera. Gaetano pare pensarla uguale a lei; dopo averla seguita con lo sguardo, si volta e incrociando quello di Camilla non può fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso tirato, passandosi la mano dietro la testa, cercando di sciogliere un po' i muscoli del collo, tesi per l'improvviso imbarazzo. Livietta certamente non sa nulla, ma loro si e le immagini del loro incontro ancora bruciano nel cuore e nella mente.
Nonostante questo però hanno passato l'ultima mezz'ora a parlare di Cecilia. Il vicequestore si è fatto raccontare nei particolari tutto quello che Camilla sa sulla ragazza, le sue impressioni, la sua storia, per cercare di capire se da sola può essere un reale pericolo o se invece dietro ci possa essere un organizzazione più pericolosa. Un attentato in pieno giorno richiede una buona dose di sangue freddo ma nella sua carriera non è la prima volta che la disperazione e il dolore travolgono una vita così giovane, motivando poi il soggetto a compiere azioni criminose .
Ora l'urgenza sta nel capire chi sia il suo complice e la decisione di mettere sotto sorveglianza la ragazza è già presa. Così come il divieto a Camilla di rivederla ancora o almeno senza scorta e senza che lui lo sappia e abbia acconsentito. Tutte cose che per cui già da dieci minuti è iniziato un piccolo negoziato. Ma Gaetano è irremovibile e almeno per stavolta Camilla è costretta a cedere. Quello su cui l'uomo fa leva e sa di andare sul sicuro, è il suo senso materno: deve pensare anche alla sicurezza di Livietta, specie da quando è tornata a vivere con lei dopo la parentesi a casa della nonna. Questa considerazione infatti è l'unica cosa che le fa sopportare meglio il fatto di avere sempre la scorta dietro . Anzi ringrazia il cielo per i suoi angeli custodi che indirettamente si occupano anche di Livietta. Un giovane militare in particolare sembra aver preso a cuore la "sicurezza" della ragazza, informandosi oltre che dei suoi spostamenti anche dei suoi interessi e gusti, cosa che Camilla non crede rientri nei suoi compiti...sono giovani e vanno lasciati fare ma l'occasione di tale conoscenza lascia l'amaro in bocca alla madre. < Chissà forse se non fosse stata mia figlia, avrebbe condotto una vita più salutare e non le sarebbe capitato di flirtare con un carabiniere sotto il portone, che tra l'altro deve fare da scorta a me e a lei. Non perché sia un carabiniere, tutt'altro, io sono innamorata di un poliziotto... ah tale madre...>
G" Camilla ? ... allora?" Gaetano sollevato dalla momentanea vittoria ottenuta, non vuole darle il tempo di ripensarci, visto che già vede la sua mente vagare, forse per trovare un escamotage alle restrizioni che le ha imposto e così prova a cambiare argomento chiedendo i suoi programmi per l'indomani. E' domenica e gli piacerebbe tanto passare altro tempo con lei ma Eva le porterà Tommy e ha promesso al figlio una giornata al cinema e poi a mangiare hamburger e patatine. Resterebbe la mattina... C" Come scusa? Mi hai chiesto qualcosa?"
G" si, hai impegni per domani?"
C" dunque, è domenica... volevamo andare a trovare Renzo e restare un po' di più con lui, sai nei festivi sono più permissivi con gli orari di visita e poi ora che sta a reparto è molto meglio"
G" certo, si, ok va bene ...ehm non ti ho chiesto come sta? scusami..."
C" No figurati! e poi ultimamente mi sento più tranquilla a sapere che sta li, al sicuro, con un carabiniere fuori dalla porta. Ah, non ho mai ringraziato il tuo amico capitano... "
G" Se per questo nemmeno io ma... ehm... qualcosa mi dice che si farà vivo molto presto, almeno con me"
C" alludi al fatto ...a ciò che è accaduto tra noi...no aspetta, ma lui non può saperlo... e poi che gli importa, scusa?"
G" NO! Infatti ... quello che è succede tra noi non deve interessarlo ma diciamo, la nostra frequentazione mentre sono in corso le indagini, non è vista di buon occhio, ecco. Ci sono sempre i giornalisti che gli stanno col fiato sul collo, hanno intuito una certa omertà di particolari e le cose piccanti a volte li attraggono più della notizia stessa." dopo aver visto il volto di Camilla adombrarsi e abbassare lo sguardo, si affretta ad aggiungere " Con questo non voglio dire però che mi lascerò influenzare" con un dito sotto il suo mento, le alza il viso per poterla guardare negli occhi " se voglio vederti lo faccio, chiaro?"
Con la sua proverbiale battuta pronta Camilla risponde dicendo "già, me ne sono accorta stasera..."
Gaetano non resiste alla tentazione di abbracciarla e le sfiora la fronte con un bacio, accompagnato da un sospiro pieno di preoccupazione, soffiato sopra i suoi riccioli. Poi la sua professoressa sembra ricordarsi di qualcosa..." perché mi hai chiesto dei miei programmi? domani non hai Tommy con te?"
Camilla aveva iniziato a conoscere bene il figlio di Gaetano un pomeriggio di circa dieci giorni dopo che la prof e il poliziotto si erano ritrovati a Torino. Era nata spontaneamente una simpatia reciproca, aiutata anche dalla presenza di Potty, questo doveva ammetterlo. La conoscenza di Eva invece era avvenuta in un modo piuttosto imbarazzante, senza una presentazione da parte di Gaetano. Questi, a seguito di un emergenza, era stato costretto a chiedere aiuto a Camilla, dovendosi assentare per motivi di lavoro. Il bambino era stato bene, dopo un primo momento di orientamento in casa della donna. Ma la complicazione era nata al momento in cui Eva era andata per riprenderlo, la sera. Gaetano, costernato per l'impossibilità di tornare in tempo per salutare il figlio e con un senso di colpa non indifferente, comunicò a Eva l'indirizzo di Camilla e chiamò quest'ultima per avvisarla che lo stoccafisso (questo l'appellativo usato una volta dall'uomo, una sera in cui era particolarmente nervoso e ostile nei confronti della sua ex) stava arrivando per riprendere Tommy. L'equivoco che ne seguì, fu in parte colpa della vita un po' libertina che Gaetano aveva seguito dopo la separazione. In sostanza Eva scambiò Camilla per una delle tante "fan" del vicequestore e la trattò in malo modo, lamentandosi con lei prima e con l'ex marito il giorno dopo, dell'assenteismo di quest'ultimo nei confronti del figlio e della mancanza di tatto nel lasciarlo ad una delle sue ...come l'aveva chiamata? ah già " fidanzatina ". Camilla li per li non rispose all'insulto neanche troppo velato della donna, decidendo che non spettava a lei chiarire certe situazioni e dichiarando che lei era semplicemente un amica che stava aiutando un amico in difficoltà. La questione per lei era finita lì.
Gaetano allenta la presa solo per continuare la conversazione guardandosi in faccia " Si domani mattina, anche se non so esattamente a che ora me lo porterà Eva, sai ? la puntualità non è il suo forte, i nostri appuntamenti sono sempre stati un po' vaghi"
C " stento a crederci , mi è sembrata una persona tanto precisa!"
G" bè è svedese, non svizzera.." e dopo averle strappato un sorriso continua "Si, su certe cose è precisissima ma su altre...è piena di contraddizioni e infatti mi mandava al manicomio, non andava mai bene niente di quello che facevo, o troppo o troppo poco...ma non voglio parlare di questo ora"
www.youtube.com/watch?v=lbSOLBMUvIE&list=PL6B6E82170E4DE682allontana un altro argomento fastidioso ritraendola a sé nell'abbraccio, nascondendo il volto nell'incavo della sua spalla e strofinando il mento sul collo, per il quale "sarebbe pronto a morire", inspirando l'odore della sua donna misto al suo. Inebriante a tal punto da fargli dimenticare per un momento la presenza in casa di Livietta. Si rende conto di stare sull'orlo di un precipizio ma affacciarsi è inevitabile. Dal collo risalire alle guance per poi passare alle labbra...è stato un attimo ma si perde nell'eternità dei sensi. Le mani che hanno memoria e sanno dove andare a posarsi, conoscono i segreti più intimi dell'altro e sono pronte a non tradire mai. Il corpo, che si sveglia richiamato a casa dal bisogno reciproco di ritrovarsi. E poi...il risveglio vero...