| Beh, se ritieni che "Un caso di coscienza" sia fantastico, comincerò proprio da questa fiction :-))!
Racconto molto in breve la trama:
Rocco Tasca (Sebastiano Somma) è un avvocato in carriera che decide di abbandonare il prestigioso studio legale dove lavora per dedicarsi alla difesa dei più deboli e dei più poveri. Apre un nuovo studio insieme a Virgilio (Stephan Danailov), investigatore privato (ex carabiniere in pensione), e a Marta (Elisabetta Gardini), una giovane donna laureata in Giurisprudenza, che condivide appieno i suoi ideali.
Nel corso di ciascun episodio questo paladino dei diseredati affronta uno specifico caso legale, che inizialmente sembra assolutamente disperato, ma che poi, grazie alla sua totale abnegazione e all’abilità dei due soci, si risolve brillantemente, con grande soddisfazione morale dell’avvocato, ma con una modesta o modestissima remunerazione economica. Poco importa!! A Rocco Tasca va bene così……!!
La positività di questo sceneggiato consiste nel messaggio che esso trasmette al pubblico televisivo: il guadagno ha un’importanza decisamente minore rispetto alla gratificazione che si ricava dal far bene il proprio lavoro e dalla consapevolezza della ricaduta sociale dello stesso. Rocco Tasca è un idealista al 100% e, come tale, rappresenta il volto buono, onesto e fattivo dell’essere umano in contrapposizione a quello negativo, caratterizzato dall’avidità, dalla volontà di raggirare il prossimo, per trarne un vantaggio personale, dalla sete di potere!! Questa fiction ha, però, come tante altre, un neo che consiste nell’irrealtà un po’ favolistica di certe situazioni: non è credibile, infatti, che tutti i casi (e sottolineo TUTTI!) vadano a buon fine a dispetto dell’enorme forza dell’avversario che, di volta in volta, l’avvocato Tasca si trova di fronte! La vita è fatta di vittorie, certo, ma anche di sconfitte! Babbo Natale purtroppo non esiste, anche se il sogno è infinitamente più bello della cruda realtà…………
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