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Le ragioni del (Q)uore

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DB_K
view post Posted on 16/9/2015, 19:26     +1   -1




Bel capitolo! Certo, credo che la maggior parte di noi immagini uno scontro Renzo-Gaetano, mentre nonostante Camilla abbia frainteso il messaggio di Carmen, Renzo non chiarisce questo aspetto del tutto, ma comprende che non ha senso continuare con questa farsa, con questa famiglia che non è più tale da tempo, e parla con Gaetano, con molta calma (apparente?), ma facendogli tutte le raccomandazioni del caso. Brava! :D
Ormai passo dal forum un paio di volte al giorno per vedere se ci sono nuovi capitoli tuoi, di Soul, o nuove fanfiction. Io con la mia, purtroppo sono ferma, tra lavoro e studio non ci arrivo sempre a scrivere.
 
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view post Posted on 16/9/2015, 20:00     +1   -1
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Grazie mille!
Che gentile che sei!
Guarda anche io con la scuola sono presa, e infatti non so se potrò garantire da ora in poi la stessa frequenza quotidiana con cui ho aggiornato fino ad adesso la mia storia.
Nel prossimo capitolo vedremo qualcosa che sconvolgerà ancora di più il rapporto tra Camilla e Gaetano.
Renzo si sarà davvero fatto da parte?
E Livietta?
Cosa deve dire Gaetano a Camilla?
 
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Soul of Paper
view post Posted on 16/9/2015, 23:00     +1   -1




@ DB_K

Il mio capitolo dovrebbe arrivare tra qualche giorno, spero :). E spero che tu riesca presto a liberarti dagli impegni per proseguire la tua bellissima storia

@ Anya

Capitolo interessante, il tuo stile mi piace sempre molto: è molto particolare e riconoscibile e alla tua età è rarissimo questo. Secondo me hai un grandissimo talento per la scrittura che spero continuerai sempre a coltivare perché hai il potenziale per diventare bravissima e soprattutto sei già brava e unica. Riconoscerei un tuo scritto tra mille.

Se posso essere sincera però non mi convince al 100% l'arrendevolezza di Renzo (senza cercare di chiarire l'equivoco), il suo continuo balbettare, il suo atteggiamento con Gaetano in certi punti (soprattutto la frase "Prendila...!") né l'abbraccio finale con Gaetano. Ovviamente questa è solo la mia visione personale del suo personaggio ;)

Mi è piaciuto molto che si sia fatto da parte e preoccupi più di Tommy e di Livietta che di se stesso, raccomandando anche a Gaetano di trattare tutti bene e renderli felici... ma certe cose me le sarei aspettate più avanti, dopo qualche mese, quando Renzo poteva metabolizzare di più la fine del suo rapporto con Camilla e accettarlo meglio e costruire un bel rapporto civile con Gaetano ;)

Mi è piaciuto molto anche il fatto che Camilla e Tommy abbiano fatto pace e Camilla si sia scusata con lui per il suo atteggiamento.

Sono curiosissima di vedere che capiterà adesso tra Camilla e Gaetano e di conoscere la risposta a tutte le tue domande!

Tranquilla, scrivi quando puoi, noi aspettiamo :)!
 
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view post Posted on 17/9/2015, 17:41     +1   -1
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Grazie mille ragazze di tutto l'appoggio che mi date!
Sono felice che la mia storia interessi, piaccia...così come il mio modo di scrivere.
Dunque, ormai Renzo la mollato gli ormeggi (o così pare)...e Gaetano può dedicarsi ad anima e corpo (in tutti i sensi) alla nostra cara Professoressa.
Ma cosa riserverà il destino ai nostri personaggi?
Pronti?
Vai con il prossimo capitolo!

Capitolo cinque- Sai qual è l'anagramma di amare? Marea...



Camilla sedeva sul divano.
Renzo l'aveva proprio spiazzata e nemmeno lei aveva saputo reagire così prontamente come avrebbe fattoi in altre situazioni.
Si alzò e si diresse in cucina
Tommy venne da lei con la bocca sporca di cioccolato.
Essendo molto più basso , le sue braccia arrivarono circa alle cosce della donna, ma si strinse lo stesso in un morbido abbraccio.
-Camilla, io voglio che tu resti.
-Resterò. te lo prometto Tommy, te lo prometto.
Gli sorrise.
-Ti sono piaciuti i biscotti ?
-Si! Sono buonissimi. Tu li fai meglio di mamma.
-Li faccio meglio della tua mamma? AH...ma dai! No...la tua mamma saprà cucinarli bene quanto me.

Si aprì la porta, e Gaetano entrò.
-Papà!
- Hei, il mio ometto!
-Ciao Gaetano.
-Ciao Camilla...
Tommy corse vero il suo papà, e lo abbracciò.
-Papà, Camilla può restare con noi ?
-Certo. Se lei vorrà...
-Mi farebbe davvero molto piacere.
-Mi ha fatto i biscotti al cioccolato, e ha preparato pure la pizza.
-Ma davvero? Camilla, non mi hai mai detto di avere queste doti culinarie!
-Nessuno me l'ha mai chiesto. Semplice Gaetano.
I tre sorrisero.
Tommy corse in camera sua.
-Sono venuto prima possibile.
-Grazie Gaetano.
-Cami, devo parlarti.
-Sì, anche io. E credo che ti debba spiegare un bel po' di cose.
-Ho visto Renzo.
-Fuori dal portone.
-Sì. Lui...ha detto che ...insomma, si è fatto da parte.
-Lo so.
-Quindi...mi hai chiamato con urgenza per questo?
-No. Io ti avevo chiamato per Tommy.
-Ah...beh giusto. Ma che cosa è successo? Mi eri sembrata abbastanza preoccupata.
-In effetti...avevo paura di aver ferito nel profondo Tommy.
-Tu? E come mai potresti? Lui ti adora. E anche il sottoscritto.
Lei sorrise.
-Gaetano, c'è una cosa che ...dovrei dirti.
-Sì, in effetti anche io. Ma ascolta, che ne dici se ne parliamo dopo?
-Va bene.
Gaetano si diresse in camera di Tommy.
-Papà, oggi andiamo insieme a giocare al parco giochi?
-Papà deve finire di lavorare. Magari... beh...
-Per favore papà!
Camilla li raggiunse, sentendo i loro discorsi.
-Che ne dite se...stasera andiamo tutti insieme a prenderci un gelato? Verrà anche Potti.
-Davvero?
Gaetano guardò per un secondo Camilla.
-Sì. Ti stavo giusto dicendo che ...Camilla aveva già organizzato qualcosa per noi. Passeremo la serata insieme.

Ma che bello! Finalmente sembrate davvero una bella famiglia felice. Ma non devo essere io a ricordarti che devi ancora parlare con Livietta...vero Camilla?
Il telefono di Gaetano squillò.
-Torre dim...Ah. Ciao Eva. Sì, Tommy è qui con me. No, tranquilla, va tutto bene. Hai avuto una strana sensazione? Ah, ma no. Davvero stai tranquilla. Vuoi parlare con Tommy?....ok
L'uomo passò il telefono al bimbo.
-Mamma! Ciao. Lo sai che Camilla mi ha fatto i biscotti al coccolato e la pizza?

Ecco come combinare casini ulteriori a quelli che hai già con Renzo. Ci manca pure che Eva si presenti da te, con l'accusa di arruffianarti suo figlio.

-Mamma, sta sera Camilla mi porta a mangiare il gelato con Potti. Potti? Mamma è il suo cane. Sì, viene anche papà con noi! Mamma poi vieni un giorno anche tu con me papà e Camilla da qualche parte? ...

Mentre il bimbo parlava al telefono, e Eva -che molto probabilmente stava friggendo, solo sentire il nome della donna- lo stava a ad ascoltare, Gaetano fece segno alla donna di seguirlo.

-Camilla, ascolta...

Il campanello della porta li interruppe nuovamente.
-Vado io..se per te non ci sono problemi.
-Tranquilla.

La donna andò ad aprire la porta dell'appartamento.
-Livietta...Greg!
-Mamma, ma che è successo?

Gaetano salutò Livietta dalla cucina.
Greg sorrise a Camilla, poi raggiunse Gaetano per lasciare un po' di privacy a madre e figlia.

-Livietta, per favore siediti un secondo. Non so se tuo padre ti abbia già accennato qualcosa, ma...

La faccia della ragazza si rattristò.
-Allora è vero. Avete litigato di nuovo.
-Livietta ascoltami, io...
-Mamma...ascoltami tu!
-...-
-Per tutto questo tempo, tu e papà avete fatto sempre un tira e molla continuo. Io...Io non vi ho mai detto nulla. Voi vi siete rimessi insieme. Ma per cosa? Per salvare le apparenze? Pensi che sia scema? Lo vedo come guardi Gaetano. Lo noto quante attenzioni ha lui per te. E vedo pure quanto papà stia trascurando casa.
-Ma...
-No aspetta, fammi finire. Per favore mamma, fammi finire.
-Ok, piccola mia.
-Quando tu e papà vi siete lasciati la prima volta...e tu ti sei messa con Marco...
-Tesoro lo so che ti o ferito. lo so che ti abbiamo fatto tanto male, e tu non lo meritavi...credimi che..
-Ma tu non amavi Marco. Tu eri in crisi. Da quando hai incontrato Gaetano, tu sei cambiata. Lui ti ha cambiata. Papà e cambiato. E io sono cresciuta nell'insicurezza del vostro amore. Perché io ho sempre sperato che tu e papà...che tu e papà foste riusciti, un giorno, a tornare i miei genitori. Tu la solita insegnante che eri dieci anni fa, a Roma, e papà...

Livietta si soffermò qualche istante.
-Mamma, io non sono felice. Non voglio vederti star male. certo che ti vorrei al fianco di papà, così come vorrei che papà non si fosse mai messo con Carmen tradendoti.
Ma la vita forse doveva proprio insegnarci questo. Forse...a convivere bene con noi stessi e con altre persone. Vuoi sapere che cosa penso in questo momento? Sì, sono triste, amareggiata, forse frustrata e anche arrabbiata di questa ennesima situazione. Sono delusa perché ancora una volta avete mancato alle promesse che vi siete fatti. Non importa di chi sia la colpa ok? Non sto valutando questo. Non ora per lo meno.

Camilla abbracciò la sua bambina.
-Tesoro, mi dispiace così tanto.
Cadde una lacrima dal volto della donna.
Eh cara la mia Camilla, tua figlia si sta facendo adulta. Si comporta in modo più maturo di come te e Renzo vi siete comportati in questi ultimi anni
-Livietta, quello che dici...
-Quello che ti chiedo mamma...è di non farmi più soffrire. Se vuoi stare con Gaetano...ok. Ma non farmi soffrire. E non far soffrire anche Tommy. Lui ...ti adora. - si interruppe- un secondo - e nutre una certa simpatia anche per me, papà e Potti.

Camilla sorrise, e anche la ragazzina non poté farne a meno.
-Sei una ragazza giudiziosa, e sei straordinariamente comprensibile e sensibile. Quasi mi meraviglio della creatura che ho dato alla luce.

Quindi, ora che hai avuto il bene placido anche da tua figlia...prevedo grandi cose tra te e Gaetano. A partire da sta sera. Dopo il gelato...

Le due si abbracciarono di nuovo.
-Ascolta Livietta, io sta sera porto fuori Tommy e...
-Mamma. Io sta sera resto qui con Greg. Lascialo a me Tommy.
-Ma Livietta...
-Ho bisogno di metabolizzare la cosa, e ...quel bambino, potrebbe aiutarmi a farlo. In fin dei conti, tra poco potremmo diventare fratellastri.

Però! Tua figlia ti pensa già sposata con Gaetano! Interessante. Dovresti parlarci più spesso con Livietta, non si sa mai che possa darti delle dritte su qualche tua mancanza Camilla.

-Mamma?
-sì tesoro?
-Perché sei sporca di farina?
-Ho cucinato qualcosa per Tommy...

Cammilla era radiosa. Non c'era dubbio.
Parlare con sua figlia, e vedere che lei aveva compreso la situazione senza reagire male...era un sollievo.

Forse qualcosa stava davvero cambiando nella famiglia Ferrero.
Forse...

Edited by Anya Dei - 17/9/2015, 20:32
 
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DB_K
view post Posted on 17/9/2015, 18:44     +1   -1




Un paio di precisazioni: l'anagramma marea é riferito alla parola amare e non ad amore, a meno che tu non l'abbia messo di proposito ;). Seconda cosa, visto che hai un modo fluido di scrivere, mai noioso, e ci hai colpite per l'alternanza pensieri-parole, il consiglio che posso darti é quello di rileggere più volte quello che stai per pubblicare, perché ci sono errori grammaticali, che vuoi o non vuoi mentre si legge si notano e interrompono il flusso dell'immaginazione. A me succede questo. Prendilo come consiglio personale, se vuoi.
Per il resto, la reazione di Livietta bene o male, ce la siamo tutti immaginati allo stesso modo, comprensiva, un pò arrabbiata per questa famiglia che prova a reggersi in piedi, ma che purtroppo da tempo perde pezzi ovunque. Brava! :D
 
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view post Posted on 17/9/2015, 19:32     +1   -1
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Grazie mille DB_K
A volte mi scappa qualcosa...piccole sviste. Essendo che non scrivo so world ma con worldpad che non mi segna gli errori che faccio.
Quindi mi scuso davvero per eventuali errorini che possono dare davvero noia durante la lettura del testo.
Ti ringrazio mille del supporto e anche della tua critica.
Non vedo l'ora di leggere qualcosa di tuo :)
A prestissimo con il prossimo capitolo.

sì l'anagramma è amare...ora correggo xD
 
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DB_K
view post Posted on 17/9/2015, 20:21     +1   -1




Ho scritto e pubblicato solo pochi capitoli della mia visione della sesta serie.. Li trovi qui sul forum sempre nella sezione fanfiction... Dalle revisioni ricevute per me, ho imparato molto, per questo mi sono permessa di darti qualche suggerimento :D se ti trovi a leggerla fammi sapere che ne pensi :D
 
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view post Posted on 18/9/2015, 20:41     +1   -1
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Allora, grazie mille dei consigli dati, e spero davvero questa volta di non interrompere la narrazione con stupidi errori grammaticali XD
Nel capitolo scorso, Livietta e Camilla si sono confrontate, e alla fine, la questione si è risolta nel migliore dei modi.
Anche Tommy dimostra sempre di più affetto nei confronti della nostra professoressa.
Gaetano finalmente ha campo libero con Camilla e Renzo sembra aver deciso di farsi da parte.
Cosa succederà ora, visto che non c'è più niente che possa ostacolare i due "amanti"?
Pronti?
Vaiii :)



Capitolo sei - Ma dove la trovo un'altra come lei?




Camilla, cerca di goderti la serata. Come vedi Gaetano questa sera è tutto a tua disposizione, e tu non hai motivo di essere nervosa. Diciamo che vi siete frequentati, non in modo palese, ma per quasi dieci anni. Sai cosa credo? Credo che sia arrivato il momento di fare il grande passo.

Camilla era in bagno, e si stava guardando allo specchio.
Si era truccata. Non troppo pesantemente, ma aveva messo in risalto gli occhi ,le labbra e il suo sorriso bianchissimo.
Indossava un paio di Jeans scuri, e una blusa dello stesso colore dei pantaloni, che metteva in risalto le sue spalle magre e muscolose.
Capelli estremamente scompigliati e ricci.
Si guardava allo specchio e sorrideva, come mai aveva fatto.
Si era tolta la fede, e indossava solo un piccolo anello di argento. Un gioiello che Andreina, sua madre, le aveva regalato quando aveva deciso di trasferirsi a Torino.

-Camilla?
-...-
-Camilla sei in bagno?
La donna staccò lo sguardo dalla sua stessa immagine, e tornò alla realtà.
Camillaaaa...il tuo principe ti aspetta. Ma torna prima della mezzanotte. Tommy vorrà un bacio prima di andare a dormire..

Uscì dal bagno, e si scontrò involontariamente con il Gaetano.
-Ma mi stavi spiando?
-IO? Mai...
Lei sorrise.
-Come sei scemo!

Tacchi alti. Il suono delle scarpe risuonava in tutta la casa del Vice Questore.
Livietta era seduta sul divano con Tommy.

-Livietta, io e Gaetano andiamo. Tu per favore metti a letto Tommy ...e...
-Mamma, io e Greg guardiamo un film.
-Ah...va bene. Sempre che Gaetano sia d'accordo.
Lui annuì.
-Va bene, ma non fate tardi. Domani tutti e tre avete scuola.

Greg arrivò dalla cucina con tre mega coppe gelato.
-Avete intenzioni serie , non è vero Greg?
-Beh, in effetti sì, signor Berardi.
-Tommy?

Il bambino si voltò.
-Si papà?
-Mangia piano il gelato, che dopo ti viene mal di testa. Ah...e se chiama la mamma, dille che hai mangiato la carne con l'insalata.
-Ma papà! La mamma mi ha detto di non dire bugie.
-Ma infatti tu non le dirai una bugia... le ometterai solo un piccolo particolare.

Buffo vedere come un paladino della legge come Gaetano, potesse dire tali cose al suo piccino. Ma in fin dei conti... Anche se avessero omesso quel piccolo particolare ad Eva, nessuno si sarebbe fatto male.

Camilla sorrise.
-Va bene, allora gelato, cinema e poi a nanna.
-Mamma stai tranquilla.

Dopo le ultime raccomandazioni, i due uscirono finalmente di casa.
-Secondo te faranno quello che gli abbiamo detto?
-Camilla, sono ragazzi.
-Sì, ma...
-Anche noi ai nostri tempi abbiamo disubbidito ai nostri genitori, quando questi non c'erano. Com'è che si dice? Quando il gatto non c'è...
-Tu facevi così! Io no!
-Ah...quindi, signora Baudino, lei mi dice, che da giovane era una santa?

Camilla non rispose, guardando con occhi gioiosi l'uomo accanto a lei.
-Come immaginavo. Quinto emendamento. Beh, devo dire che lei è molto furba!
-Ho imparato l'arte del mestiere.

Scesero le scale e fecero quattro passi per strada.
-Allora, dov'è che andiamo questa sera?
-In un luogo.
-E non mi puoi proprio dire dove?
-No.
-No?
-Camilla, le domande le faccio io. Tu non sei commissaria...
-Commissario, caso mai.
-Ovviamente, prof!

Stavano per raggiungere il centro di Torino, quando il telefono di Camilla squillò.
-Pronto? Renzo. Ciao, dimmi...Ah...eh, guarda, io sono qui con Gaetano. No, non c'è nessuno a casa. Ma Livietta è con Greg e Tommy. Sì, sono a casa di Gaetano. Ma scusa, tu dove sei?...Cosa significa che la macchina non funziona? Va bene. Va bene! senti, prendiamo un taxi ed arriviamo.

Chiuse la telefonata.
-Cosa succede Camilla?
-Era Renzo.
-L'ho sentito.
-Dice che la sua macchina si è fermata di colpo.

I due si guardarono con aria di frustrazione.
-Prendiamo un Taxi?
-Prendiamo un taxi.
rispose con rassegnazione Gaetano.

Arrivarono in poco tempo in una stazione di servizio.
Renzo era seduto sul cofano della macchina e tamburellava le dita in modo compulsivo.
Accanto a lui una piccola valigetta, forse piena di carte di lavoro.

Li vide arrivare in taxi.
-Abbiamo fatto prima che potevamo.

Renzo guardò la donna da cima in fondo.
-Cosa c'è?
-ma come ti sei conciata?
-Renzo, il fatto che io solitamente giri per casa acqua e sapone, non vuol dire che abbia sempre quell'aspetto.
-Ma ..Ma...
-Allora, hai parlato con un carro attrezzi...un meccanico...
-Camilla, sono le otto di sera. Dove lo trovo un meccanico?
-Non lo so. hai mille conoscenze...a proposito perché non hai chiamato Carmen?
-C...Carmen? Cosa c'entra lei adesso? Spiegamelo.
-Avevi l'appuntamento con lei e sbaglio? In quell'Hotel...te lo devo ricordare io?
-Si..no! Ma Carmen...
-Renzo, è mai possibile che per una volta...una soltanto che dedico a me stessa, tu mi chiami per qualcosa? Oltretutto adesso che non siamo più insieme, le cose te le dovresti sbrigare da te.
-C..Camilla, non ricominciare con questa storia.
-In fin dei conti la macchina l'hai scelta tu. Quindi se si è rotta..
-Se si è rotta, sarebbe colpa mia?

Gaetano sopraggiunse tra i due.
-Smettiamo di alzare i toni ...siamo in un luogo pubblico.
-Altrimenti che cosa fai, poliziotto super più? Chiami la polizia?
Camilla lo guardò male.
-Io sono la polizia, Renzo.
-Ah...scusa! Che poca considerazione che ho di te. Si da il caso che io stia litigando con Camilla, in questo momento.

Camilla lo interruppe.
-Si da il caso Renzo, che tu hai interrotto sul più bello la mia uscita con Gaetano, per poi sentire le tue solite lamentele.

Gaetano controllò l'auto da cima a fondo, mentre i due continuarono a lungo a bisticciare come cane e gatto.
-Credo che ci sia stato un contatto. Ma se l'esperienza mi dà ragione, allora posso metterla in sesto io.
-Sarebbe molto carino da parte tua Gaetano. Così possiamo andare, perché io sto morendo di fame.

-Ah...andavate a cena.
-Perché tu no, Renzo?
-S..Sì. Certo.
-Ecco appunto. Allora smettila di farmi l'interrogatorio.

In pochissimi minuti, Gaetano rimise in sesto il veicolo.
-Fatto. Adesso va che è una meraviglia.
-Oh! Meno male Gaetano!
-Quindi adesso....s..sei pure meccanico.

Camilla andiamo via di qui. Non voglio che Renzo vi rovini la serata. Non ve lo meritate proprio. Dopo tutti questi anni, avete bisogno di un po' di intimità

Salirono di nuovo sul taxi, lasciando solo Renzo con la sua auto.

-Grazie.
-E di cosa?
-Della pazienza che hai. Non tutti gli uomini riuscirebbero a reggere una cosa del genere.
-Non so di cosa tu stia parlando.
-Parlo del fatto che nonostante io abbia chiuso con mio marito, me lo ritrovi sempre in mezzo. E tu non fai nulla...insomma, non ti arrabbi...
-Camilla, hai chiuso con Renzo nemmeno da sei ore. Credo che nei prossimo giorni, o settimane me lo ritroverò spesso "tra i piedi". Ma a me non importa.
-Non ti importa?
-No! E sai perché? Perché sono i momenti che spendo con te e con Tommy che ... che ...

Si avvicinò alla donna.
-Che?
-Che mi fanno dimenticare tutte le altre arrabbiature.

Lei sorrise.

Il resto del viaggio lo passarono allegramente. Parlando con spensieratezza, tenendosi la mano.
Lei era rossa in viso, leggermente imbarazzata, ma i suoi occhi erano ardenti, e lo intrigavano.
Gaetano invece la guardava, la osservava, cercando di memorizzare ogni minimo particolare del suo viso.
Il tempo sembrava essere stato clemente con lei. Certo, dieci anni erano passati...ma non solo per Camilla!
Ma forse, erano stati proprio quei dieci anni, di intenso desiderio e attesa, che aveva reso il loro legame così indissolubile.
Lui era cambiato. Si era trasformato.
Questo ed altro per la sua Camilla.
Lei invece, aveva iniziato a vivere in alcune eterne indecisioni, e sentiva sempre più stretta la vita familiare che aveva condotto fino a quel momento.

La macchina si fermò davanti al ponte Vittorio Emanuele.
-Siamo arrivati.
-Ma...non vedo nessun ristorante qui. Gaetano io sto davvero morendo di fame.
-Se sai essere paziente, avrai anche la cena.
-Anche?

Camilla rise di buon gusto.
Passeggiarono tenendosi la mano, senza mai lasciarsi.
Era notte, e il buio sembrava predominare ovunque, tranne che su quel ponte. Magico, e rilassante.
I lampioni si riflettevano sul pelo dell'acqua, e creavano dei bellissimi effetti di luce.
-Ti ho già detto che questa sera sei bellissima?
-Probabile...
- Sai Camilla, io devo dirti una cosa.
-Una soltanto, commissario?
-Beh...è la prima di una lunga lista.
-...-
-Quando mi misi con Eva, io avevo già assaporato il tuo carattere; la tua tenacia, il tuo coraggio...ma anche la tua fragilità. Tu eri come una farfalla, in balia di mille venti. E io ero come un povero uccellino che non aveva ancora capito come spiccare il volo.
-Però, complimenti per le similitudini!
-Non pensavo realmente a quello che stavo facendo. Non almeno con Eva. Non era Eva che volevo. E lei lo ha capito subito. Ha capito di non essere lei l'oggetto dei miei desideri, e forse, sogni più proibiti. Quando è nato Tommy... Quando me l'ha presentato...
-Gaetano, Tommy è un bambino così...
-Sì. Lo so. ma volevo ...io avrei voluto che fosse stato tuo.

Quelle parole spiazzarono la donna.

Camilla, quest'uomo fa davvero sul serio. Lui ti ama alla follia. Vedi di non fare cavolate!

-Oggi ho parlato con Eva. Sai, le ho parlato di noi.
-Di noi?
- Sì. Camilla, lo so di non essere bravo con le parole. Forse non come uno dei poeti che tu insegni a scuola. Ma io sono innamorato. Sono dieci anni che sono innamorato della stessa donna. Questa donna mi fa impazzire. Mi fa voglia di baciarla, abbracciarla, stringerla tra le mie braccia... la desidero e la voglio solo per me. Le sue labbra sono come il velluto, e i suoi occhi sono due soli. I suoi capelli sono così perfetti nella loro imperfezione...e il suo corpo..

Camilla, ma cosa aspetti? Datti una mossa. Hai molto tempo in arretrato da recuperare con quest'uomo. Il tuo uomo.

Non lo fece nemmeno finire di parlare. Si avvicinò a lui, senza mai smettere di guardarlo negli occhi.
I loro visi furono a così pochi centimetri l'uno dall'altro, che Gaetano riuscì a sentire il battito accelerato del cuore della donna.
Le loro fronti si toccarono, e le loro labbra si sfiorarono.

Un secondo di timidezza, insicurezza.
Poggiò le sue labbra su quelle dell'uomo. Un secondo. senza pensieri.
Poi lui rispose, e il bacio si fece più intenso e pieno di carattere.
Il bacio si fece quasi feroce, passionale.
Tutti e due avevano troppo voglia l'uno dell'altro.
Il loro bacio divenne quasi una necessità.
Farfalle nello stomaco, ormoni a duemila e felicità alla massima potenza.
Gaetano strinse la donna a sé, quasi per non farsela più scappare.

-Gaetano, devo dirti una cosa...

Non aveva più fiato, non aveva più ossigeno. Era piacevolmente sconvolta.

-Camilla..non ora.
-Ti prego...


TBC

Edited by Anya Dei - 20/9/2015, 11:14
 
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view post Posted on 20/9/2015, 17:08     +1   -1




Ciao Anya!

Allora, per quanto riguarda il capitolo cinque quoto in pieno DB_K e i suoi consigli. Forse Livietta ha accettato tutto un po' troppo in fretta ma ci sta che fosse esasperata e che sia maturata per questo. Ho adorato i tuoi commenti su Eva e l'infarto che le sarà preso ai racconti di Tommy.

Sul sesto capitolo che dire, mi è piaciuto molto: ho adorato l'interazione tra Tommy e Gaetano, Camilla che si prepara per Renzo e Renzo che si stupisce, come sempre, a vederla così bella e quasi se ne risente. Trovo realistico che Renzo li abbia interrotti (non so se di proposito o meno) come faceva quando Camilla stava con Marco.

Bellissima la passeggiata romantica tra i due e il bacio finale. Secondo me Camilla vuole dichiararsi a Gaetano ma lui è troppo preso dal bacio xD.

Brava!
 
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view post Posted on 21/9/2015, 16:34     +1   -1
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Grazie mille !!!
Allora, rispondo ad entrambe, visto che avete dato più o meno le stesse opinioni.
Camilla ha bloccato Gaetano sul più bello...
Nel prossimo capitolo vedremo il perché. Ma non sarà l'unica a volere dover dire qualcosa.
Livietta ormai si è fatta una donna matura, e certe cose sta imparando a metabolizzarle. Anche perché lei vive in questa situazione di tira e molla da ben dieci anni, e quindi ormai è stufa di vedere sua madre così distrutta e indecisa allo stesso tempo.
Così come è frustrata nel vedere che la sua famiglia, nonostante i mille sforzi non è riuscita a risanare quella crepa originale, che anzi con il passare del tempo è divenuta sempre più grande e ingestibile.
Tommy è uno dei personaggi dal mio punto di vista secondari, ma non da sottovalutare.
Renzo, ovviamente continua a ricercare Camilla nonostante abbia dato il suo consenso a Gaetano. Che sia ancora innamorato di Camilla nonostante tutto?
In effetti, mi sono ispirata un po' alla quarta stagione, quando , nonostante Camilla non stesse più con Renzo, ma bensì con Marco, finiva sempre per passare del tempo con il suo ex marito...( spesso a discutere e battibeccare).
Gaetano, è maturato. Si è fatto un papà adorabile (un po' come nella sesta serie). Ma soprattutto è divenuto un uomo molto paziente e comprensivo, che capisce molto bene la situazione della donna che ama, e le lascia i suoi spazi e tempi.
La figura di Eva, al momento è solo introdotta, citata.... nulla di davvero concreto, ma prevedo che nei prossimi capitoli, possa anche diventare più ricorrente e presente all'interno della storia...forse rendendo un po' più movimentato il racconto.
Hummmm....

Detto questo, siete pronti per un altro capitolo? Che cosa dovrà dire si tanto importante Camilla a Gaetano da non poter aspettare un minuto di più?
Ps. Le descrizioni che darò di Torino non sono inventate, ma vecchi ricordi di quando ci sono stata io XD

Pronti?
Vaiiii :)


Capitolo sette - I ragazzi che si amano.



Tutto buio. Solo lampioni per la strada, illuminavano quel tratto di via che bastava a loro per non perdersi nella grande città.
Pioveva.
Nessuno dei due con l'ombrello, e nessuno dei due parve esserne poi così scontento.
Si baciarono più volte sotto la pioggia che li bagnava, e li faceva sentire vivi.
Una goccia di pioggia si mischiò alle lacrime della donna.
Una goccia di pioggia si intrufolò di nascosto tra i suoi indumenti. Scese giù per la schiena e la fece rabbrividire.
Una goccia d'acqua cadde sulla labbra dell'uomo. Il suo sapore non fu neutro, ma misto alla passione e al desiderio. Quella goccia sapeva di Camilla.
Corsero per le strade come due ragazzi di quindici anni. Gli ormoni in subbuglio.
Gli occhi della donna, come stelle nella penombra.
Corso Dante non era mai stato così poco affollato. per loro non c'era più niente e nessuno. Erano una cosa unica. Lo erano sempre stati, ma in quel momento, qualcosa era scattato in loro. Qualcosa che ora era difficile da estinguere.

Via Gaetano Filangeri...
giunsero lì, sotto ad una tettoia, mentre fuori si scatenava l'apocalisse.

Arrivarono a casa in silenzio, o meglio che poterono.
Si rincorrevano, si tenevano la mano. Camilla di tanto in tanto appoggiava la sua testa fradicia sulla spalla del suo uomo. Lui non le staccava gli occhi di dosso.
Tirava vento, ma loro avevano caldo. Molto caldo. Era per loro, la serata più calda a cui avevano assistito.
Salirono le scale, senza fretta. Il bacio era sospeso nell'aria. Si sentivano, come i personaggi che la stessa professoressa, tanto amava descrivere prendendo spunto da quel famoso poeta francese.
Com'è che diceva?...I ragazzi che si amano, si baciano alle porte della notte...
Livietta sua figlia glielo aveva ricordato più volte, con i diversi ragazzi che durante la sua età da piena adolescente quale era, le presentava di tanto in tanto. Ma adesso era giunto momento anche per lei, la professoressa Baudino, a tornare piccola, e sognare e bramare ad occhi aperti l'uomo dei suoi sogni.
Lei lo aveva già trovato però. E lui non aveva più intenzione di lasciarla.
Gaetano fece fatica a infilare la chiave nella toppa. Camilla lo baciava,. loro si baciavano, e non avevano intenzione di smettere. Chissà per quanto sarebbe andato avanti quel fuoco che tanto li scaldava.

Era l'una passata di notte.
Quando la porta si aprì, Gaetano spinse la donna dentro, contro il muro, senza fare caso a cosa stesse succedendo in casa.
-Gaetano aspetta.
riuscì a rantolare la donna.
La televisione era accesa. Greg e Livietta si erano addormentati sul divano, uno tra le braccia dell'altro.
Che carini... Una volta anche tu eri così Camilla...o forse lo sei ancora. Più vai avanti nel tempo, e più scopri che Livietta è molto più simile a te di quanto tu avresti mai potuto pensare.

Gaetano prese la donna, e la portò vicino ,prima di baciarla di nuovo. Lei ovviamente, rispose a quell'istinto primordiale che per tanti anni aveva represso.
Se non che la luce della cucina si accese.
Ecco fatto! Vi siete fatti scoprire con le mani dentro il barattolo di marmellata. Adesso come lo spiegate a...

-TOMMY!-
Il piccoletto era ancora in piedi, mezzo svegliolante e stava guardando incuriosito la scena. Che cosa stava facendo il suo papà avvinghiato a Camilla? Perché si stavano baciando?

I due si staccarono imbarazzati.
-Papà. finalmente sei arrivato.
-Tommy, ma non eri a dormire?
-No. Non avevo sonno.

Camilla guardò con aria di complicità Gaetano.
-Avete visto un bel film?
-Sì! Abbiamo visto Godzilla.
-Cosa?
- Mi piace papà. Che bel dinosauro. Me ne compri uno simile anche a me?

Lo sapevo! Non dovevo lasciarli da soli.

-Magari domani...
rispose Camilla prontamente dando una carezza al bimbo.
-Camilla, perché papà ti stava baciando?
-Perch..Perché...
-Perché papà ha dato il bacio della buonanotte a Camilla.

Tommy si accigliò.
-Ma non ne basta uno sulla fronte?

-A volte no.
-Capisco...Deve essere come Greg.
-Greg?
-Sì, anche lui ha dato il bacio della buonanotte a Livietta. Ma più di uno. Fa un po' schifo.

Camilla sorrise, e l'imbarazzo venne meno.
Anche Gaetano sorrise.

-Un giorno papà ti spiegherà delle cose sui baci della buonanotte. va bene?
Il bambino annuì.

-Camilla, mi racconti una storia?

Camilla rimase piuttosto spiazzata nella richiesta di Tommy.

-Ma papà te la può raccontare meglio. Non vuoi sentire la canzoncina...
-Per favore camilla! Ah...Potti può dormire con me?

Camilla si limitò ad annuire sempre sorridendo.

-Ti aspetto in camera.
le disse quasi con un sussurro Gaetano, baciandole il collo.
Lei rabbrividì. poi scomparve nella stanza di Tommy.

-Allora, che cosa vuoi ascoltare di bello?
-Una storia. Però bella. Mica come quelle che racconta Greg. Io non le capisco.
-Ah...e cosa ti racconta?
-Storie di eroi dai nomi strani, e di alcuni dei. Ma sono troppo strane.

Camilla annuì che il piccolino alludeva alla mitologia greca e latina.

-Va bene... allora vediamo...
-Camilla?
-Sì?
-Ma tu mi vorrai sempre bene?
Ahhhh...ma che dolce. Coma fai a dire di no ad un bambino come Tommy.
-Sempre.
-Me lo prometti?

Camilla di tutta risposta, abbracciò Tommy. L'abbraccio durò tanto, ma anche Tommy sembrò ricambiare molto volentieri quella stretta quasi materna.
-Sempre. Ricordalo Tommy. Io per te ci sarò sempre.

Le cadde una lacrima. Una delle tante che quella sera aveva già versato.

-Allora, adesso sotto le coperte, che ti racconto la storia. Sei pronto?
-Sì!
-Allora, devi sapere, che...molto tempo fa, abitavano qui a Torino due cagnolini.
-Come Potti?

Il cane di rimando abbaiò.
-Come Potti.
-Che bello.
-Ora, questi due cagnolini, erano sempre stati grandi amici. lei si chiamava Mia, e lui Nyo. E vedi, questi due cagnolini si conobbero quasi per caso. Ma la loro amicizia divenne sempre più importante, e iniziarono a provare l'uno qualcosa per l'altra.
-E si sono messi insieme?
-Bhe...avrebbero voluto. Ma Mia aveva già una cucciolata a cui badare, e poi aveva un altro cane , che era il padre della sua cucciolata...
-E Nyo?
-Nyo era libero e bello. Si godeva la vita, e poteva avere al suo cospetto qualunque cagnolina. Ma era infelice, perché era innamorato di Mia.
-Ma alla fine si mettono insieme?
-Sì. Alla fine dopo molte peripezie, i due riescono a ritrovarsi. perché sai...ad un certo punto Nyo deve partire, e Mia rimane sola. E poi Mia è dovuta andare via e...
-Ma si sono ritrovati vero Camilla?
-Certo! Stavo dicendo che...alla fine di tutta quella lunga peripezia, i due cagnolini si sono re incontrati, e hanno capito che la loro amicizia andava ben oltre. Così Nyo si è dichiarato a Mia, e ...

Camilla si interruppe.
Tommy aveva chiuso gli occhi, e in quel omento sembrava dormire pacificamente.

-Buonanotte Tommy.

Gli dette un bacio sulla fronte, prima di spegnere la luce, e dirigersi in camera di Gaetano.
Era ancora bagnata. Lui invece se ne stava a torso nudo , sdraiato sul letto. le aveva lasciato fuori un telo da bagno, perché potesse asciugarsi meglio.
-Si è addormentato?
-Sì.
rispose Camilla sorridente.
-Tuo figlio quando dorme è un tesoro.
-Tu non sei da meno.

Abbassò lo sguardo arrossendo. Era la prima notte che passava lì, con Gaetano.
Non aveva mai immaginato che sarebbe arrivato quel giorno.
-Camilla, grazie davvero di tutto.
-E di cosa?
-Di essere stata sincera.

La memoria di Camilla tornò indietro di qualche ora.


Flash back

-Camilla non ora...
-Ti prego...

I due si staccarono.
-senti lo so che...che tu mi desideri. E...anche io. Ma Gaetano io ho davvero così tante cose da dirti.
-Camilla io ti conosco a fondo. Cosa dovresti dirmi che io non sappia già?
-Io...
-Camilla, la verità, è che io questa sera ti ho portato qui per un motivo ben preciso.

lei rimase in silenzio.
-Io... Io ho aspettato questo momento per anni.
-Anche io ma..
-Niente ma. fammi finire.
-...-
-Ho aspettato questo momento per troppo tempo. Questa sera, sono qui su questo ponte. In questo luogo incantato... questo luogo romantico...perché...perché voglio che tu risponda alla domanda che sto per farti.
-OK...ma..
-Camilla, vuoi...vuoi venire a stare da me? Vuoi stare con me? Vuoi mettere su una relazione con me? Ti prego dimmi di sì.
Sì! Camilla digli di sì.

-Gaetano, la tua domanda è...
L'uomo che fino a quel momento era parso sorridente, si incupì.
-Lo so....è troppo presto.
-NO! No...non è troppo presto.

Qualcosa in lui si riaccese.
-Non è affatto troppo presto. sono felice che tu me l'abbia chiesto.
-E allora qualìè il problema Cami?
-Non c'è nessun problema. Ma..
-Ma..
-Io, ci ho pensato bene. Insomma alla mia età, e dopo tutte quelle che abbiamo passato insieme...insomma...- non trovava le parole - Oddio! Gaetano io e te ci amiamo da così tanto tempo...e io...se noi due stessimo davvero insieme sarebbe fantastico.
-Sì! lo penso anche io professoressa.
-E ...e se tu vorrai...se..se noi decidessimo di rendere ...insomma più...
-Se noi due ci sposassimo?
-Sì! Ecco Io... Io mi chiedevo...se...mi avessi accettato nella tua famiglia. Se mi avresti voluto accanto a te per Tommy. Insomma, lo so che è stupido. la domanda è davvero molto stupida, ma ho bisogno di risposte Gaetano. non voglio vivere un rapporto con te, nelle insicurezze.

La domanda di Camilla non era affatto sciocca.
Il commissario sorrise, per poi abbracciarla stretta a se, e alzarla di terra.
Lei urlò di gioia.
-Ma certo! Camilla, lo sai bene che...oddio, ma perché me lo stai anche a chiedere.?
-Perché la madre di Tommy è Eva e...
-Ma non l'hai ancora capito che Tommy ti adora?
Già...che domanda che fai Camilla...
-Gaetano lo so...Ma è la prima volta capisci...insomma...e se Tommy...Lui...
-Camilla, ma allora non mi stai ad ascoltare. Tommy ha già scelto. Certo...Eva rimarrà sempre Eva, ma tu...Tu prof...sei inimitabile

Camilla sorrise.
-Devo prenderla come un sì?
-Tu che dici?
-E tu...accetterai Livietta?
-Camilla, io Livietta l'ho sempre accettata.

Si baciarono ancora una volta.
-Gaetano questa sera è così...
-Bella?
-Più che bella?
-Non mi sono mai sentita così. piena di attenzioni, circondata dalle persone e le cose che amo.
-Camilla, vorrei che tu ti sentissi sempre così.

Rimasero qualche minuto in silenzio a passeggiare.
-Gaetano?
-Sì tesoro?
-Posso chiederti una cosa?
-Qualunque cosa.
-Promettimi che...mi dirai sempre tutto. Promettimi che io non ti lascerò distruggere questo legame, con incomprensioni, come è successo con Renzo. promettimi che mi aiuterai a non commettere errori...
Perché io tengo al nostro rapporto..e ..
-Camilla..
-Io ti amo Gaetano. Sono innamorata di te da così tanto tempo che...insomma...

Si baciarono. Si baciarono una, due tre...mille volte. La gente che passava sul ponte li guardava inteneriti.
Ma loro non li avevano visti. In quel momento nelle loro teste non esisteva nessun'altro, a parte loro due.
Soltanto loro. per la prima volta!
Cenarono camminando lungo il fiume. Tenevano in mano un panino che avevano deciso di dividere in due come buoni amici.
Bevvero un bel bicchiere di vino locale, e poi danzarono.
Ballarono proprio all'inizio del ponte.
C'era un uomo con la fisarmonica.
Suonava per loro note cariche di passione.
E loro cavalcarono quelle note, per ritrovarsi poi da soli al chiaro di luna e di un lampione sotto il cielo stellato di Torino.
le stelle non erano mai state più belle.

Lui le teneva la mano, le accarezzava la schiena le sussurrava dolci parole; e lei, sospirava e sorrideva. Lo stuzzicava, lo guardava e sospirava.
I loro pensieri si fecero uno solo, mentre la pioggia iniziò ad avanzare, bagnando i loro visi ormai felici e perdutamente innamorati.

-Parleremo ancora a lungo Professoressa.
-Tutte le volte che vuoi.
-Solo se tu vorrai.
-Sempre.



Camilla si sedette sul lettone.
Indossava una camicia che Gaetano le aveva prestato.
Gaetano giocherellava con i riccioli della donna, e ne annusava il profumo intenso.

Il telefono di Camilla squillò.
-Pronto? Carmen...cosa?...Oh mio Dio! Ma ...Va bene. Certo. Arriviamo subito.

Camilla era sbiancata.
-Camilla che è successo?
-Gaetano... devi aiutarmi.
-Cosa? A quest'ora? Che cosa voleva Carmen.
-Si tratta di Renzo. Lui...Lui è...


TBC
 
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DB_K
view post Posted on 21/9/2015, 18:10     +1   -1




Ottimo lavoro! Capitolo sempre emozionante e intenso, e stavolta letto senza interruzioni :D
Bello il discorso Gaetano - Tommy e il bacio della buonanotte :D
Che sarà mai successo a Renzo?! :(
Nonostante i tuoi impegni stai riuscendo a scrivere molto. Brava e grazie per aver condiviso con noi questa storia ;)
 
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Soul of Paper
view post Posted on 21/9/2015, 18:50     +1   -1




Il capitolo mi è piaciuto moltissimo, come dice anche DB_K è stato molto intenso e molto emozionante.

E anche io ho adorato il "bacio della buonanotte" e tutto quello che ne è seguito.

L'unica cosa che non mi ha convinta al 100% è che parlino già di matrimonio alla prima sera, in fondo Camilla è ancora sposata con Renzo, ma essendo due che si sono inseguiti per dieci anni si può capire.

Brava e ti ringrazio anche io per la tua bella storia!
 
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view post Posted on 22/9/2015, 20:04     +1   -1
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Mille grazie a tutti quanti!
Allora...prossimo capitolo...
Sarò qualcosa di interessante. Ho deciso di dare una svolta poliziesca al racconto, giusto per non rendere troppo smielata la narrazione.
Se prima abbiamo assistito a un momento così intimo e delicato, come quello tra Camilla e Gaetano che passeggiano per Torino, baciandosi e dichiarandosi l'un l'altra il loro perduto amore...adesso...hummm preparatevi!

Pronti?
Viaaa :)

PS. ho diviso il capitolo ulteriormente in due parti più piccole. Buona lettura.

Capitolo otto - Never let me go (parte uno)

Hotel cinque stelle.
Erano le tre del mattino, quando Camilla e Gaetano giunsero davanti all'entrata dell'edificio.
Fuori ad aspettarli c'era Torre con Carmen.
Accanto a loro, alcuni uomini stavano caricando sulla barella, un uomo: Renzo.
Mio Dio Cami...ma che diamine è successo? Quello non è Renzo? Che diamine ci fa su una barella?

I due scesero dalla macchina. Camilla si avvicinò a Carmen, mentre Gaetano al suo fidato collega.
-Torre...
-Dottò, è successo un guaio.
-Che tipo di guaio?
-Il marito della professoressa Dottò.

Camilla si girò.
-Che cosa è successo a Renzo?
- Signora, suo marito è stato aggredito.

Camilla sgranò gli occhi.
-Come è successo?

Carmen si strinse in un abbraccio improvviso. Camilla proprio non se lo aspettò.

-Camilla è stato orribile.
Camilla continuò a guardare la donna con distacco e meraviglia allo stesso tempo.
Non sapeva che fare, che cosa dire, e nemmeno come comportarsi con Carmen,

Gaetano si avvicinò a Carmen.
-Posso sapere che cosa è successo?
-Due uomini...erano con la pistola.
-Volto coperto immagino...
-Sì! Renzo si è messo di mezzo per difendermi.

Ah! Quindi Renzo per questa donna avrebbe dato anche la sua vita...ma che razza di uomo avevi sposato Camilla? spiegamelo.

-Hai sentito per caso...insomma il loro tono di voce. Ricordi le loro voci?
-Sì, quella del primo uomo.
-Va bene...allora adesso Torre ti scorterà in commissariato.

Gaetano si rivolse vero Camilla.
-Cami...
-Lo so. Devi lavorare.
-Cosa pensi di fare adesso?
-Raggiungo Renzo. Credo che sia la cosa migliore da fare.
-E Livietta?
-Beh....adesso lei è a casa. Sta dormendo...e pure Tommy... non voglio dare loro brutte notizie.
-Prima o poi lo scopriranno.
-Tornerò a casa prima che si sveglino. Valuterò se raccontare loro qualcosa in giornata.

Gaetano dette un bacio sulle labbra alla sua professoressa, e lei lo accarezzò.
-Camilla, appena ho novità ti chiamo. lascia il telefono acceso.

Lei si limitò ad annuire.
ecco come vanno a finire i tuoi sogni romantici con il tuo caro Gaetano. Niente da fare... dovrai aspettare ancora un po', prima di avere del tempo solo per voi due.

Camilla salì in macchina, lasciando Gaetano con la polizia.
Nel suo cuore nella sua testa solo pensieri confusi e offuscati. Tutti vorticosi e sparpagliati senza un ordine preciso. Aveva paura. Paura di perdere Renzo?
Lei e lui avevano passato insieme molti anni della loro vita. In fin dei conti era una cosa normale.
Sebbene con lui avesse avuto molti conflitti, ma mai avrebbe pensato che un giorno sarebbe arrivata a pentirsi di tutto ciò.
Che cosa aveva fatto?
Era forse colpa sua se Renzo era in quelle condizioni?
No, certo che no. Non poteva cambiare il destino delle cose. E allora perché si sentiva in colpa?
Forse Renzo, davvero voleva incontrarsi con Carmen solo per lavoro.
Le venne il rimorso di non avergli creduto abbastanza.
Non doveva pentirsi. Non aveva fatto nulla di male.

Alla radio passavano una canzone di Mika.
Underwater.
La sua testa era come immersa in un liquido che non la faceva più ragionare con lucidità.
Due lacrime scesero lungo le guance della donna.
Ma che cosa stava succedendo?
Camilla, tu hai scelto Gaetano. Voi due vi amate da così tanto tempo...mi dispiace per Renzo ma...
Ma allora perché si sentiva così terribilmente in colpa?
Era stato forse destino che Camilla non avesse ancora "consumato" a dovere la sua prima notte con Gaetano?
Era forse giusto che quella relazione si interrompesse?
Renzo aveva bisogno di lei, era sempre stato un uomo fragile e insicuro.
Se solo quel pomeriggio lei lo avesse perdonato...se solo gli avesse creduto.
ma cosa sarebbe cambiato?
Camilla, non sarebbe cambiato nulla. Renzo forse questa volta era sincero. ma sarebbe comunque andato in albergo per lavoro. quindi...
La macchina sfrecciava a velocità irregolare sulla strada.
sorpassi su sorpassi. Giunse all'ospedale in pochissimo tempo.
Uscì dalla macchina.
Si diresse dentro.
Un infermiera passava proprio in quel momento.
-Scusi?
-Sì?
-Sono la signora Ferrero. Sto cercando...Renzo Ferrero. L'architetto.
-Signora, suo marito è critico.
-Cosa gli è successo?
-Una contusione ... e poi...insomma gli hanno sparato in prossimità del cuore. Fortunatamente però è stato abbastanza facile estrarre il proiettile.
-Non posso vederlo, vero?
-NO. Al momento ha bisogno di assoluto riposo.
-Ma...
-La dottoressa ha detto che...

Camilla vide in fondo al corridoio dell'ospedale una donna a lei familiare.
-Francesca.
-Camilla!
Si corsero incontro.
-Camilla...mi dispiace così tanto.
-Francesca, dimmi se la caverà?
-Certo...stai tranquilla. Ha il cuore duro tuo marito.

Camilla sorrise. Poi i suoi occhi si fecero pieni di lacrime, di nuovo.
La dottoressa l'abbracciò.
-Dottoressa, la signora voleva vedere il signor Ferrero.
-Si capisco...beh io conosco la signora.
-Ma...Il signor Ferrero deve riposare. lo ha detto anche lei. La sua situazione è critica....
Francesca guardò male l'infermiera.

Camilla e l'amica si diressero verso lo studio della dottoressa.
-Siediti. Sembri sconvolta.
La donna tirò su con il naso.
_Camilla ma cosa è successo?
-Francesca è tutta colpa mia.
-Colpa tua?
-Io...

Il telefono della donna squillò.
-Pronto? Gaetano...dimmi. Ah...quindi li ha individuati? Ah...non ricorda. Beh...ma voi avete raccolto delle prove. insomma...oltre alla sua testimonianza...io...va bene. Va bene. Ciao
-il tuo amico poliziotto?
Camilla abbassò lo sguardo.
-Cami, è successo qualcosa?
-Qualcosa...dipende da cosa intendi.
-Tu ti senti profondamente in colpa.
-Cosa?
Però, perspicace la tua amica Francesca
-Dimmi Camilla, che cosa è successo?

Camilla fece un lungo respiro dopo essersi asciugata le lacrime.
-Io e Renzo ci siamo lasciati.
-Ah...
-Io....io non lo amavo più da tempo. Quindi...
-Beh, questa decisione è stata meglio per tutti e due, no?
-Non lo so. Non lo so francamente.
-Non lo sai?
-Io credevo di essere felice adesso.
-Intendi dire, con il tuo amico...quello di cui mi hai sempre parlato?
-Sì! Gaetano.
-E cosa è successo?
-Questa sera...insomma, io e Renzo non ci siamo lasciati proprio benissimo.
-Ovvero?
-Ovvero che lui alla fine ha dato il suo consenso, ma era esasperato. In più io non gli ho perdonato dei fatti che forse...lui non aveva nemmeno commesso.
-Non ti seguo Camilla.

Deglutì per qualche secondo.
-Vedi, io ho presupposto che lui mi tradisse un'altra volta e...
-E gli hai detto di non voler più stare con lui...e che eri stufa.
-Sì! Esattamente.
-Ma ora ti senti in colpa, perché credi di essere tu la causa di tutti questi guai.

Te lo dico...la tua amica è un fottuto genio...oppure te sei una persona troppo banale e prevedibile. A te la scelta Camilla.

-Credo che sia normale in una situazione del genere provare delle emozioni così contrastanti. Oltretutto,. credo che tu ti sia lasciata da poco con Renzo, da come mi hai raccontato le cose...quindi è probabile che il tuo IO non sia ancora pronto a metabolizzare la cosa.
-...-
-Camilla c'è una differenza sostanziale tra "amare" una persona e "tenere" ad una persona. il fatto è che tu hai un po' di confusione in testa. Ami Gaetano, ma tieni al rapporto che hai con Renzo. Hai avuto una figlia con lui e hai un intero passato trascorso con lui. Credo che sia una cosa naturale che tu ti senta allo stesso modo legata a Renzo, anche se hai deciso di voltare pagina. Sarà sempre così.

la spiegazione calmò almeno momentaneamente il dolore di Camilla.
Il telefono squillò di nuovo.
Erano le cinque del mattino.
-Pronto? Livietta...


TBC
 
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Soul of Paper
view post Posted on 24/9/2015, 00:32     +1   -1




Finalmente sono riuscita a leggere!

Molto interessante, soprattutto i pensieri confusi di Camilla e i suoi sensi di colpa di fronte a Renzo che sembra moribondo. Insomma, è normale in quei casi essere pieni di dubbi e sensi di colpa, ma spero che a mente fredda Camilla ragioni e capisca quello che sente veramente, come suggerisce la saggia Francesca. Infatti la reazione iniziale di Camilla mi aveva spiazzata perché sembrava fin troppo fredda verso Renzo, ma probabilmente era lo shock.

Per il resto non ho capito se il giallo si sia già concluso o meno e se abbiano già catturato i malviventi, immagino che per le risposte non mi resti che attendere il prossimo capitolo :).

Brava!
 
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view post Posted on 26/9/2015, 18:10     +1   -1
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Va bene gente! Eccomi qui!
Scusate se ci ho messo tanto...ma gli impegni di scuola si fanno sentire ( :( )

Allora....dove eravamo rimasti con la storia?
Hummmm.
Ah! Sì!

Pronti?
Vaiii!!!!


Never let me go -parte due



-Livietta...
-Mamma.
-Tesoro...
-Dove sei?

Due lacrime scesero veloci, e rigarono il viso della donna.
-...-
-Mamma? Mamma stai piangendo?
-No. Tesoro, ascolta. Io ... Pensa a te e a Tommy. Accompagnalo tu a scuola...
-Mamma, che cosa sta succedendo? Non sono una sciocca. Tommy si è svegliato e ha iniziato a piangere perché gli mancavate te e Gaetano. ma dove siete finiti?

Ci fu un secondo di silenzio.
-Sono in ospeda...
-O mio dio! Mamma, ma..
-Livietta per favore stai calma. Sono in ospedale, ma va tutto bene. Domani io e Gaetano torniamo a casa, e...
-Mamma, è successo qualcosa a papà?

wow. Anche tua figlia ha questo spiccato istinto intuitivo? Adesso come gliela spieghi la faccenda.
-Mamma?
-....-
-Mamma? Mamma rispondimi per favore!
Il tono di Livietta si fece alterato e preoccupato.
-MAMMA!

Camilla incapace di rispondere guardò smarrita la dottoressa accanto a lei.
-Camilla le devi dire la verità.
Ma gli occhi della professoressa in quel momento dimostravano solo grande paura.
Francesca prese il telefono di Camilla in mano.
-Livietta?
- Mamm...Oh, Francesca.
-Livietta ascoltami bene: Tuo padre è all'ospedale ricoverato. Tua madre è sotto scioc, e Gaetano sta lavorando al caso. So che la prima cosa che ti starà venendo in mente, è di venire in ospedale in questo preciso istante, ma non lo fare. OK? Non lo fare. Resta a casa. La mamma tornerà verso le sette a casa. Lì potrete parlare con calma.
-Perché non posso venire subito? Si tratta di mio padre.
-Lo so. Ma credimi, non è questo il momento. Non potresti farci nulla. Dovresti solo stare ad attendere, struggerti e disperarti...
Livietta dall'altra parte sospirò.

La dottoressa, amica di Camilla, in qualche minuto riuscì a sbrigare la situazione.
Camilla stava seduta, immobile come una statua.

-Camilla?
-Sì?
rispose la donna con voce roca e bassissima.
-Senti, sdraiati in una di quelle stanze libere. cerca di dormire due orette.
-Ma...Ma io...
-Camilla, quello che ho detto a Livia, vale anche per te. Inutile stare qui ad arrovellarci il cervello. Renzo ha bisogno di riposo assoluto, e a te non sta bene stare qui.
-Francesca io ...

L'amica l'abbracciò, quando il telefono di Camilla vibrò di nuovo.
-Pronto? Gaetano! Sono in ospedale. Sì... si Livietta mi ha appena chiamato...e...va bene. Va bene. Ciao.-
Chiuse la telefonata.
Abbassò lo sguardo.
-Cattive notizie?
-Diciamo che la testimonianza di Carmen ogni minuto si fa sempre più confusa.
-Beh poverina, deve essere scioccata.
-Poverina un corno! Si tratta di trovare i colpevoli di...di chi ha ridotto in questo stato Renzo.
-Camilla, stai sparlando. Non hai più il senso e la coscienza di quello che dici.
-Io so quello che dico. Carmen non mi è mai piaciuta, e adesso che serve per qualcosa, ci ostacola le indagini con le sue cavolo di amnesie da...

Camilla strinse i pugni.
-CAZZO!...NON E' GIUSTO!
riuscì ad urlare con tutta la voce che aveva , prima di crollare di nuovo in un pianto disperato.
Un pianto che poche volte Francesca aveva visto.
Camilla era distrutta, non riusciva più nemmeno a reggersi in piedi. Si teneva a Francesca, abbracciandola, e nascondendo il suo viso ormai con il trucco completamente sbavato con il camice della dottoressa.

L'amica non poté fare altro che rincuorarla, e stringerla ancora più forte, accarezzandole i capelli del tutto incasinati.
-Io non ce la faccio più...
-Camilla, shhhhhh...non dire così.
-La mia vita è un casino...e io sono...stufa.

Continuò a singhiozzare senza tregua. Le lacrime cadevano fitte. I suoi occhi erano così rossi.
Tirò su con il naso.

Francesca, mantenendo sempre l'abbraccio, vide arrivare in lontananza Gaetano.

La sua Camilla, stava lì, davanti a lui. Fragile come una farfalla.
Indifesa, e così disperata come pochissime volte aveva visto.
-Camilla...
riuscì a dire Gaetano toccandole lievemente la schiena, perché lei si accorgesse di lui.
La prof si voltò, staccandosi da Francesca, per appiccicarsi completamente a Gaetano.
Lui con comprensione, le accarezzò il viso, e le sfiorò con il pollice le labbra.
-Milla, stai tranquilla. Renzo è un uomo tosto.

Il tepore di quelle parole ,fecero smettere per qualche secondo la Baudino di piangere.

Gaetano si diresse con Camilla sotto braccio in una delle stanze per pazienti a lunga degenza, che erano rimaste vuote.
Prese in braccio la donna troppo debole e sfinita per fare qualsiasi cosa, e la adagiò con garbo sulla brandina.
Lei non si mosse, non batté ciglio. I suoi occhi parlavano da soli.
Scorrevano nelle sue iridi, immensità inabissali di pensieri. Pensieri non connessi tra di loro. Vorticavano e non avevano intenzione di fermarsi.
Un battito di palpebra, ed ecco giungere la paura e l'inquietitudine.
Un altro battito, e rimane solo una grande vuoto che porta desolazione e smarrimento.
Un altro battito e lei necessita di consolazione.
Gaetano stava accanto a lei, e le accarezzava i capelli, mentre questa osservava il nulla.

-Vorrei non vederti mai così Cami.

Lei lo ascoltava, ma non rispondeva. Non sapeva cosa dire.
Il dolore era straziante, e le aveva rubato le parole, e forse offuscato la direzione del suo cuore.

-Domani tornerò in quell Hotel per fare chiarezza. Se vuoi venire con me...
Lei finalmente lo degnò di una sola e vaga occhiata.
-Naturalmente non sei obbligata a venire. Se non te la senti, io capisco...
Deglutì.
Abbassò lo sguardo e sospirò.
-Posso almeno fare qualcosa per te? Camilla, voglio starti vicino.
Si sdraiò anche lui, proprio vicino a lei. Le mise le possenti braccia intorno a quell'esile corpo, che lei spesso aveva messo in risalto con svariati capi di abbigliamento.

Annusò i capelli, e iniziò a studiarne ogni singolo ricciolo.
Passo una mano sugli zigomi, sulle labbra, sotto le borse degli occhi, e tutto lungo il collo.
Si stavano guardando negli occhi.
Occhi spenti quelli di lei.
Occhi stanchi , quelli di lui.

-Dimmi qualcosa...-
riuscì finalmente a dire con voce sempre più bassa e roca.
-Ti amo Camilla, come ho sempre fatto dal giorno che ti ho incontrata. Voglio starti vicino, ed amarti non solo con le parole, o facendo l'amore con te. Voglio amarti con i fatti. Cercando di aiutarti e di comprenderti.

Gli occhi di Camilla, si fecero ancora , per l'ennesima volta lucidi.
-Credevo che questa sarebbe stata la nostra serata...
-Lo è stata. Lo è ancora desso. Camilla, l'amore non è solo gioie. ma anche dolori. Ed è per questo che voglio stare accanto alla donna che amo, mentre questa soffre.
-Come puoi dire questo?
-Lo dico perché è vero. Lo dico, perché... da quando ti ho conosciuto, ho capito che c'era qualcosa di più nella mia vita, che non fosse il lavoro, il divertimento o il sesso...quello banale e scontato.

Finalmente vide un accenno di sorriso sulla bocca della prof.
-Ma se non abbiamo mai fatto l' a...
Lui la zittì.
-La nostra relazione è stata lunga, lenta , ma è forte. Camilla, il nostro legame è indissolubile. Non sarà l'ennesima notte senza averti tra le mie braccia, che mi farà cambiare idea. Tu vali molto di più di una semplice notte di frenesia.

Con il dito indice, contornò le labbra carnose della donna.
-Non ti lascerò andare così facilmente professoressa.

Le baciò delicatamente le labbra, per poi passare al collo.
Dopo averla tranquillizzata un po', le baciò la fronte.
-Camilla, per favore cerca di riposare. Chiudi gli occhi, e non pensare a niente.
-Non ci riesco.
Gaetano la strinse più a sé.
Il viso della donna toccava il torace muscoloso e sodo dell'uomo.
-Respira profondamente...così...così....
piano piano la vide finalmente chiudere gli occhi.
-Così.

Quando si addormentò, Gaetano lasciò la brandina, coprendola con due coperte di pile.
Poi chiuse la porta.

Francesca, fuori stava seduta a leggere la cartella clinica di Renzo.
-Gaetano...
-Camilla si è addormentata.
-Dio! Poveraccia.
-Lo so. Grazie mille Francesca. Sei l'unica amica che abbia davvero mai contato per Camilla.
-Non sarei un'amica se non cercassi di aiutarla.

Lui annuì.
-Come sta Renzo?
-Io...non ho voluto dire nulla a Camilla. era già troppo turbata, e una notizia del genere, nello stato in cui era, non lo avrebbe retto.
-Ovvero?
-Renzo è in coma.

Gaetano sgranò gli occhi.

Come avrebbe preso la cosa, la sua Milla?
 
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