Dunque, in una pausa dalla scrittura del nuovo capitolo mi sono riguardata un po’ di scene tra Camilla e Renzo, le prime della prima puntata e questa è la mia analisi finora. Posso già dire che concordo assolutamente con le impressioni avute da voi.
La primissima scena e anche la prima scena con Camilla e Renzo vede Camilla, perennemente ritardataria, in bagno e Renzo che si prepara per portare anche a scuola Livietta.
Qui Renzo viene subito introdotto quindi come il marito e padre premuroso che è, che a volte fa anche un po’ da “mammo”, mentre Camilla rompe già da subito gli stereotipi della “mamma perfetta”, venendoci introdotta come un po’ casinista e ritardataria. Dalla terza stagione in poi questa cosa andrà a diminuire, nella quinta serie Camilla si alza per tempo, con tanto di sveglia, anche se Livietta è ormai autonoma. Questo ci porta a pensare che Camilla, essendosi abituata negli anni di singletudine e pause di riflessioni a doversi arrangiare senza Renzo, sia diventata più precisa ed affidabile da questi punti di vista, controllandosi di più. O forse che è invecchiata e ha meno bisogno di ore di sonno xD.
Vediamo anche la prima scena con Andreina, da cui si denota come qui il rapporto con il genero fosse ottimo, anzi è più gentile con Renzo che con Camilla, con cui è sempre molto critica, per quanto si vede che le vuole molto bene e lo fa in maniera affettuosa. Madre e figlia ci scherzano anche su, su come Andreina cerca di influenzare la figlia facendo leva sui sensi di colpa.
Dopo le prime scene da “prof.” di Camilla (forse ce ne erano di più nelle prime serie che nelle ultime), passiamo alla prima cena tra Camilla, Livietta e Renzo. Noto, con il senno di poi, l’incredibile bravura di Ludovica Gargari per l’età che aveva qui (neanche otto anni, credo). Lei e Matteo, l’attore che adesso fa il piccolo Tommy sono secondo me i due bambini-attori migliori della serie (anche se Matteo ovviamente bisognerà vederlo crescendo come si evolve), mentre ad esempio Federico Russo (Nino) non mi ha mai convinta al 100%.
La scena a tavola è molto familiare e, come faceva già notare DB_K, è bello come Camilla e Renzo cerchino di insegnare le cose a Livietta, il rispetto per Potti, il non mettere i piedi sul tavolo e stare composta, il non alzare la voce e interrompere, eccetera. E come Renzo tra i due è quello che cerca di più di assecondare la figlia, mentre Camilla su certe cose è più “tollerante” (chissenefrega del calzino bucato) mentre su quelle che le sembrano “importanti” è intransigente (non parlare di canile per Potti neanche per scherzo). Livietta invece sembra già più vicina a Renzo, da queste due prime scene ed è risentita con Camilla perché è gelosa di Potti e le rinfaccia che vuole più bene a lui che a lei. Si nota comunque l’intesa tra i due coniugi, che si parlano e comunicano con gli sguardi mentre cercano di scegliere una linea comune per la figlia. Anche se sul finale quando Renzo parla di canile, Camilla abbandona i segnali con le occhiate e sbotta in un “ma sei impazzito?!”, sebbene ci sia Livietta presente. Per poi aggiungere un “poi voglio vedere come te la cavi!”, che ci fa intuire un problema di Renzo che ci sarà anche nelle altre serie: Renzo ha paura di inimicarsi le persone, è accomodante e cerca sempre di “mediare” e di “fare melina”. Lo fa con Livietta qui e lo farà poi anche con Camilla e le sue “indagini”, mentre Camilla sa che una promessa è una promessa e se c’è da dire di no è meglio dirlo subito e non rimandare.
Arriva poi Sammy (il fatto che sappia dove abita Camilla e la vada a disturbare di sera senza remore fa capire che Camilla è molto vicina ai suoi studenti, forse anche un po’ troppo
) e c’è la scoperta del cadavere di Nicola (con un’ottima recitazione sia della Pivetti che della Saino), quindi quella di prima è stata l’ultima scena tra i due coniugi (e l’ultima cena) prima che Camilla conoscesse Gaetano.
Si passa ad una delle scene più belle tra Renzo e Camilla: Renzo che pulisce il vomito di Potti da perfetto uomo di casa e Camilla che gli rivela di aver vomitato “sulle scarpe di cuoio inglese di un commissario di polizia, della omicidi” e Renzo che rimane interdetto (ah, Renzo, se sapessi che ti aspetta! xD). Le prepara una tisana ed è evidentemente preoccupato per lei, cerca di farle capire, per la prima di tantissime volte, che non dovrebbe farsi coinvolgere così tanti dai problemi degli altri e andarsi a cacciare in situazioni delicate, che dovrebbe porsi un limite. Però poi, accorgendosi di quanto è colpita Camilla, cerca di sostenerla e di consolarla, ragionando con lei sul senso della vita e sul fatto che “bisogna vivere al meglio ogni giorno”, e Camilla senza esitazioni gli risponde che lei con lui vive benissimo e lui annuisce con uno sguardo dolcissimo e dice che lo stesso vale per lui. Ecco, il bello di questa scena è che si vede il grandissimo amore che c’è tra i due, un amore forse non travolgente e passionale, dopo tanti anni di matrimonio, ma un amore dolce, sincero, fatto di condivisione, di gioia di stare insieme. E qui è ancora sincero al 100% da parte di entrambi, non sono frasi fatte tra i due. Ed è ironico come Renzo parli di “bisogna vivere al meglio ogni giorno”, quando poi per tanti anni lo vedremo nevrotico, insoddisfatto, ansioso, vedremo che chiaramente accanto a Camilla non sta vivendo al meglio ogni giorno, e nemmeno lei con lui. C’è un abisso tra il rapporto tra loro qui e nella quinta serie, sembra di vedere persone diverse.
C’è poi un’altra cena, dopo una scena padre e figlia bellissima tra Renzo e Livietta con Potti. Livietta chiede perché non c’è Andreina (che è arrabbiata con Camilla) e Camilla cerca di inventare una scusa, ma Livietta, che già qui è più che furba, la becca subito e dice “a me mi sa che la mamma ha detto una bugia”. Camilla la corregge sull’italiano e Renzo le fa subito notare che nemmeno le bugie si dicono (di nuovo, il povero Renzo sembra quasi profetico xD). Da qui già cominciamo a capire che se Renzo svicola dai problemi rimandando e cercando di accontentare tutti, prendendo magari impegni che poi non manterrà, Camilla invece spesso mente e basta, cerca di coprire ciò che sa che agli altri non piacerà o che pensa che gli altri è meglio che non sappiano. Segue un “litigio” divertentissimo tra Camilla e Livietta che, sfoggiando un’intuizione degna della madre, le fa notare che, se Andreina che è sua madre ogni tanto fa i capricci (e quindi non è perfetta) allora anche Camilla ogni tanto fa i capricci e non è perfetta. Renzo come sempre fa da paciere e inizia il tormentone che andrà avanti per tutta la prima serie delle “coppie” celebri “Tom e Jerry, Titty e Gatto Silvestro” a cui Camilla risponde in una specie di gara. Da qui si intuisce anche quanto Renzo e Camilla scherzino e si divertano insieme, la “leggerezza” che c’è ancora nel loro rapporto di coppia.
E quello che mi fa più pensare è che molte di queste dinamiche (l’ironia, il prendersi in giro, il darsi manforte nelle scelte genitoriali, il consolarsi, il sostenersi, la leggerezza e la voglia di stare insieme), nella terza e soprattutto nella quinta serie spariscano man mano dalla coppia Renzo e Camilla e si trasferiscano nella “non-coppia” Camilla e Gaetano. Tanto che se nella prima serie le scene tra Camilla e Renzo mi lasciano sempre un sorriso sulle labbra, poi questo mano a mano non avviene quasi più (anzi rimane un senso di malinconia), mentre avviene sempre più frequentemente per Camilla e Gaetano.
Arriviamo poi alla prima scena d’amore tra Renzo e Camilla nella vasca, con Camilla che, pensierosa, strizza la spugna per due ore. Renzo si preoccupa per lei e le chiede che cos’ha (anche questo, il parlarsi, è una cosa che mano a mano i due coniugi, purtroppo, perderanno) e dopo varie ipotesi, Camilla ammette di essere preoccupata per Sammy. Renzo prova a dirle che ha fatto tutto il possibile per Sammy, ma Camilla non è ancora convinta, dice che Sammy le ha chiesto di aiutarla a trovare il colpevole. Renzo le dice “per questo c’è la polizia” (di nuovo, povero Renzo, rimpiangerà poi i tempi quando poteva pensare alla polizia senza pensare al “poliziotto”) e Camilla spara tutta una serie di frasi del tipo “se Sammy sbaglia ho sbagliato anche io che sono la sua insegnante” o “si fida di me e non voglio tradire la sua fiducia” e mi chiedo quanto sia realmente questo a turbarla e quanto invece sia lei stessa a voler indagare, ad essere già “curiosa” di sapere la verità. Renzo mentre le lava la schiena le fa notare che non può farsi lei carico delle responsabilità di tutti, che hanno già le loro responsabilità familiari e “che cosa vuol dire tradire la fiducia… che io non ho fiducia in te?” e lei risponde decisa “e infatti non la tradisco la tua fiducia”. Scambio di battute che, col senno di poi, di nuovo risulta ironico, quasi profetico. Renzo le ribadisce di lasciar perdere con le indagini e di ricordarsi che “seppur ridotto al minimo indispensabile, uno straccetto di famiglia ce l’hai pure tu”. Insomma, già da qui si parte con il leitmotiv delle rimostranze di Renzo nel corso degli anni, anche se non saranno poi molte espresse in modo palese (più con un atteggiamento insofferente, al limite) visto che ad un certo punto Renzo rinuncia a protestare, se non in occasioni di particolari gravità, ed ingoia e basta.
Camilla gli fa notare, anche se con tono ironico, che non deve più “sbugiardarla” di fronte a Livietta, insomma, che devono fare fronte comune (anche se nemmeno lei, abbiamo visto, fa sempre fronte comune e, anzi, contraddice apertamente Renzo di fronte a Livietta). Lui cerca di minimizzare e poi aggiunge “tu non dire le bugie e io non ti sbugiardo”. Iniziano poi con la polemica sulla pasta scotta, di nuovo, la (scarsa) abilità di Camilla ai fornelli rispetto alla perfezione domestica di Renzo (che, diciamolo, dal punto di vista dei lavori di casa è veramente un uomo da sposare) è uno dei leitmotiv di disquisizione tra i due, introdotto qui per la prima volta. Si punzecchiano però amorevolmente, Camilla sa di non essere un asso ai fornelli e finge solo di essere offesa, e anche Renzo la prende in giro ma la pasta scotta gli va benissimo, Camilla gli va benissimo, con tutti i suoi difetti. Non c’è quell’insofferenza che comincerà ad apparire già dalla seconda serie, anche se in maniera ancora lieve.
E arriva il momento “eros”, condito prima da ironia, affetto, battute, con lui che cerca di corrompere lei a fargli posto in vasca e lei che finge di resistere. Lui a quel punto dice che la pasta era “al dentissimo” e lei ribatte che “erano una colla” e alla fine lui si butta vestito in vasca. Ecco, qui è evidente che sono una coppia che si ama davvero e io personalmente non avrei mai e poi mai scambiato questo rapporto, questo matrimonio, per un’ipotetica attrazione per un altro uomo ma… al cuor non si comanda e presto le indagini e il rapporto di Camilla con Gaetano cominceranno a incrinare piano piano questo quadro assolutamente perfetto nella sua “normalità”.
Due ultime cose che ho notato: anche il look di Decaro lo invecchiava parecchio, secondo me, rispetto ad esempio al look nella seconda serie. Non so perché ma aveva un look quasi da “nonno”, anche nella pettinatura. E poi c’è una grandissima intesa tra Decaro e la Pivetti, davvero impressionante, che io noto soprattutto nella scena della vasca. Sembrano veramente una coppia sposata ed affiatata da molti anni. E anche se l’intesa tra gli attori è poi andata ovviamente sempre in crescendo, per motivi di trama invece l’intesa tra Camilla e Renzo negli anni è andata a scemare, ma si è sempre notata questa grandissima alchimia tra la Pivetti e Decaro, che è forse l’unica cosa che salvo ad esempio della quarta serie.