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La mia sesta serie

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DB_K
view post Posted on 2/7/2015, 18:39     +1   -1




I personaggi sono dei rispettivi autori.
Questa fan fiction si colloca alla fine della quinta serie.

Buona lettura.

1 Capitolo – Una sorpresa inaspettata

“Qualche ora e saranno di nuovo qui…” sospira Camilla mentre tra sé e sé non vede l’ora che Gaetano e Tommy rientrino dal viaggio estivo in America con Eva. Era trascorso solo un mese ma sembrava un’eternità. Non era abituata a stare lontano da quella piccola peste per così tanto tempo, e non solo da lui.

L’estate era trascorsa troppo lentamente per lei. Renzo aveva continuato i suoi viaggi di lavoro con Carmen muovendosi tra Torino, Parigi e Londra. Quei pochi giorni che rientrava era sempre in studio per via delle scadenze dei diversi progetti. E Camilla, nonostante fosse contenta di vederlo impegnato e sereno e non più brontolone come qualche anno prima, si sentiva sempre più sola. Quei pochi rapporti che aveva con Renzo non avevano più il sapore e l’intensità di un tempo, e in fondo sapeva perché. Perché nonostante tutti gli sforzi fatti per non pensare a lui, lui c’era sempre, tra le faccende quotidiane, nei suoi pensieri, nel suo cuore. Lui, Gaetano, che dopo tutti questi anni, era lì ad aspettarla, e dopo Alba e la Venere del Botticelli, non aveva più frequentato nessuna, perché nessuna valeva il suo tempo, il suo amore. E questo Camilla lo sapeva benissimo. Ad agosto era partito con Tommy ed Eva su sua insistenza, per cercare di consolidare il rapporto con il piccolo, creato dopo tanti anni di lontananza, e per darle il tempo di riflettere su tutto quello che stava succedendo dentro di sé, ma questa parte Camilla l’aveva omessa. Durante il soggiorno in America, tra un divertimento e un altro, qualche messaggio tra i due c’era stato, ma sempre molto formale, almeno da parte di Camilla. Aveva bisogno di tempo…di altro tempo…per capire…per prendere una decisione...e forse finalmente per la prima volta dopo anni era sincera con sé stessa.

La sera prima del loro arrivo, Camilla era seduta in salotto con in mano il suo vermouth e Potty accoccolato sulle sue gambe, entrambi immersi nei loro pensieri, aspettando il rientro di Livietta. La ragazza dopo la scuola, superata sempre con ottimi voti, continuava la sua relazione con Greg, ed era sempre più serena. Menomale che Greg era riuscita a farla distrarre dai problemi familiari, dall’aria pesante che c’era in casa. Di questo glien’era grata. Rientrata a casa le due donne avevano avuto un lungo discorso, su insistenza di Livietta. La ragazza non ne poteva più della situazione tra i suoi genitori, non litigavano è vero, ma non parlavano nemmeno più. Non era più la famiglia di un tempo ed entrambe lo sapevano bene. Lei voleva solo la loro felicità, e sapeva che questo avrebbe comportato la loro separazione. Ma non era più una bambina e sapeva come affrontare meglio questa situazione. Non era arrabbiata né con l’una né con l’altro. Teneva ad entrambi allo stesso modo. Camilla da quel discorso inaspettato, capì che Livietta aveva preso in pieno il cuore del problema, ma allo stesso tempo non riusciva a reagire, aspettava, prendeva tempo, altro tempo, ma perché…. Livietta col suo bel caratterino aveva capito perché la madre dopo il suo discorso non era ancora del tutto serena… soffriva… soffriva per Gaetano e cogliendo al volo la situazione, approfittando anche dell’assenza di Renzo, le aveva confidato di non vedere l’ora di vederla felice con il commissario. Secondo lei aveva già perso troppo tempo. Insomma le aveva dato la sua benedizione in qualche modo. Camilla dopo quel dialogo, passò tutta la notte a pensare e ripensare a tutto quello che aveva perso, ad ogni singolo incontro-scontro con Gaetano, alle loro indagini, ai loro vermouth, arrivando ad ammettere a sé stessa per la prima volta che lo amava e che aveva bisogno di lui, come mai prima d’ora. E da questa nuova consapevolezza che aveva deciso di mandargli un messaggio, fregandosene del fuso orario, avvertendolo che il giorno dopo ci sarebbe stata lei all’aeroporto ad aspettarli, ma pregandolo di non dire nulla a Tommy perché voleva fosse una sorpresa. Quando si dice che la notte porti consiglio…

“Sono pronta! Un’ultima sistemata al trucco, prendo il regalo per Tommy e vado a prenderli” dice guardandosi allo specchio, mentre finisce di sistemarsi. Era riuscita a trovare un peluche della stessa forma di Potty e non vedeva l’ora di darlo al piccolo. Era ansiosa ed eccitata allo stesso tempo…ma non per il peluche…per lui…rivederlo dopo un mese…non stava più nella pelle.

Giunta all’aeroporto, puntuale almeno ogni tanto, li attendeva agli arrivi, con quella scatola colorata con un mega fiocco blu. Ed eccoli arrivare. Gaetano che porta le valigie più pesanti e Tommy che lo imita fiero di sé con quelle più piccole. È una visione tenera e divertente allo stesso tempo. Fortunatamente Eva non è con loro, è rimasta in America per un altro reportage.

“Tommy guarda chi c’è!” dice Gaetano indicando al piccolo la direzione di Camilla.
“Camillaaaa!!!” urla di gioia lasciando le valige e correndo a braccia aperte verso la donna.
“Tommy! Tesoro! Vieni qui!” lo abbraccia forte tirandolo su e facendolo roteare un pò.
Gaetano recuperate le valige lasciate dal piccolo va incontro ai due “Camilla…” con la voce un po’ spezzata dall’emozione.
Lei si stacca da Tommy “Questo è per te! Aprilo su!” consegna il pacco al piccolo che inizia ad aprirlo, e si avvicina a Gaetano: “ Gaetano…Ciao…Bentornato…” lo guarda per un attimo che sembra infinito, si avvicina e lo abbraccia, gettandogli le braccia al collo, in un modo molto più che amichevole, dandogli un bacio sulla guancia, lasciando l’uomo paralizzato.
“Mi sei mancata professoressa…” con un filo di voce riesce a dirle prima che lei si stacchi da lui.
“…” sorride Camilla, sta per rispondere ma la frase le muore in gola interrotta da Tommy che urla dalla felicità nel vedere il Potty-peluche “Che bellooooo!!! Grazie Camilla! Papà guarda cosa mi ha regalato Camilla! Ma posso ancora giocare con Potty, quello vero?!”
Camilla ride “Ma certo che puoi, anzi devi! Ti sta aspettando a casa, sai. Andiamo?” con un cenno rivolto a Gaetano prende Tommy per mano e con l’altra aiuta Gaetano con le valige.

Arrivati a casa di Camilla, la donna accompagna Tommy su e lo fa entrare in modo da farlo giocare con Potty mentre lei dà una mano a Gaetano a salire le valige.
Riscende con l’ascensore, apre la porta e aiuta Gaetano a fare entrare le valige dentro. Ma si sa, l’ascensore è un luogo stretto già di per sé, con le valige poi… i due si ritrovano piuttosto vicini…

“e io professoressa?” chiede Gaetano guardandola con sguardo divertito e provocatorio.
“Tu, cosa?” replica iniziando a diventare rossa e pregando che l’ascensore faccia il più in fretta possibile.
“Non ti sono mancato?...Stavi per rispondermi prima…” avvicinandosi ancora di più.
“Mi è mancato Tommy!!!” risponde mentre si morde le labbra sapendo benissimo di mentire.
“…Tommy…io no?...Professoressa…lo sai che è reato mentire ad un pubblico ufficiale?”
“…” non sa che mossa fare, per la prima volta sembra davvero senza parole. Non si aspettava questo attacco così diretto “..e…siamo arrivati!” sorride, apre le porte dell’ascensore, ma sa benissimo di non avere scampo oggi. Dopo pranzo lo dovrà affrontare. Lo aiuta a scendere le valige, mentre si sorridono a vicenda, e Gaetano intuisce che l’aria tra i due comincia a riscaldarsi, in modo piuttosto particolare oggi.

Camilla li invita a restare a pranzo. In effetti aveva già organizzato tutto. Aveva preparato qualcosa la mattina prima di uscire in modo da dover solo riscaldare il tutto. Livietta era fuori con le amiche e poi avrebbe passato il pomeriggio con Greg, per cui lei poteva godersi la giornata tranquillamente con loro.
Durante il pranzo, Tommy felicissimo del viaggio fatto con i suoi genitori racconta dei posti in cui sono stati, delle onde dell’oceano, del luna park, delle parate americane con i personaggi dei cartoni animati giganti che percorrevano la città. Il modo di raccontare del piccolo fa catapultare Camilla all’interno della sua storia, è come se fosse stata li con loro. E non può fa altro che sorridere con lui.
Dopo pranzo, Tommy stanco per via del volo e del racconto vuole andare a letto e Gaetano lo mette a riposare nella stanza degli ospiti su richiesta di Camilla, in modo che i due potessero continuare a parlare della vacanza, e non solo…

“Dorme come un ghiro” dice Gaetano rientrando in cucina trovando Camilla intenta a sistemare le ultime cose.
“Certo poveretto, sarà stravolto, per via del viaggio…e tu?” dice voltandosi verso di lui, mentre prende due bicchieri per il loro vermouth.
“Si anche io sono stanco devo ammetterlo. Tu come stai invece?” dice guardandola e avvicinandosi al bancone della cucina.
“Io bene! Non ho mica viaggiato!” risponde ridendo e facendo finta di non capire il senso della domanda.
“E dai professoressa, lo sai che non intendevo questo! Sei stata troppo vaga nei messaggi che mi mandavi… come va con Renzo?” va dritto al punto. Ormai la conosce bene, può fingere quanto vuole con sé stessa ma non con lui. E vuole approfittare della situazione di quiete per farle un piccolo interrogatorio amichevole.
“…come vuoi che vada!...è più giusto dire che non va…” con gli occhi che le si fanno improvvisamente lucidi, prende un bicchiere, l’altro lo porge a Gaetano e si volta in direzione della finestra…ha bisogno di un po’ d’aria fresca…quest’uomo ha uno strano potere su di lei…riesce a capirla come nessuno mai…riesce a scombussolarla…a renderla felice…in pace con sé stessa e con il mondo al tempo stesso…
“Camilla, scusa…non vol..”
“Non scusarti..” lo interrompe, ma non si volta “Sono stati mesi difficili con Renzo…ma non voglio parlarne…non sono pronta…” replica deglutendo a fatica.
“…come vuoi…” lascia il bicchiere sul tavolo avendone prima bevuto solo un sorso e si dirige verso di lei. È alle sue spalle. Riesce a sentire il profumo dei suoi capelli e del suo corpo. Ha indossato il suo profumo preferito. Mette delicatamente le sue braccia attorno alla vita della donna, stupendosi del fatto che lei non scappi come fa sempre. La stringe a sé. E lei si lascia abbracciare. Intreccia le sue braccia con quelle del commissario. E’ un abbraccio rigenerante, confortante, pieno di quell’energia che da tempo le mancava. Restano così per qualche secondo. In silenzio. Respirando l’aria fresca di inizio settembre che inonda Torino. Sentendo l’uno il battito del cuore dell’altro.

“…mi sei mancato anche tu, commissario…” è Camilla a rompere il silenzio. Posa il bicchiere sul davanzale della finestra e si volta per cercare lo sguardo di Gaetano.
“E’ una confessione professoressa?!Lo sai che qualsiasi cosa detta potrà essere usata contro di te!?” sorride stupito e provocandola, senza staccare gli occhi dai suoi, tenendola ancora stretta a sé.
“Beh, si… conosco i miei diritti! E sono piuttosto consapevole dei rischi che corro!!!” ribatte mordendosi le labbra e ricambiando lo sguardo. Era arrivato il momento. Non voleva più tirarsi indietro. Era stanca di non vivere la vita. Di vederla passare e non godersela con l’uomo di cui era innamorata. Sapeva benissimo che da ora in avanti ci sarebbero stati altri problemi da affrontare, Renzo, Eva, sua madre, ma non le importava. Voleva solo essere felice.
“Professoressa, ho capito bene?” chiede sorridendo e con gli occhi che gli brillano come non mai.
“Il poliziotto sei tu!...” sta per continuare a stuzzicarlo ma lui riconoscendo quella frase nata tra loro qualche anno fa, annulla le distanze e la bacia. Le labbra che si cercano, si sfiorano, si assaporano…un bacio lento ma passionale, intenso, da lasciare senza fiato…al sapore di vermouth… il loro vermouth… ed una mano risale dai fianchi fino a sfiorarle il collo, i capelli, ogni singolo riccio…ed una lacrima cade giù…
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Fine primo capitolo. Ho ritrovato questa fanfiction scritta qualche mese fa. Avendo avuto oggi un attimo libero tutto per me, ho pensato di postarla. Spero vi sia piaciuta.
Il secondo capitolo lo sto rileggendo, è quasi pronto. Se ci arrivo posto anche quello stasera.
Buona serata.
 
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Soul of Paper
view post Posted on 2/7/2015, 20:10     +1   -1




Che bella storia, DB_K, grazie, grazie, grazie mille per aver deciso di condividerla con noi!

Innanzitutto complimenti per come scrivi, mi piace moltissimo, il testo è corretto, fluido, scorrevole e mai pesante. Scegli bene le parole da usare, le sai dosare, non cadi nel banale o nel ripetitivo, quindi complimenti!

Immagino non sia la prima storia che scrivi, se lo fosse doppi complimenti perché scrivi davvero bene.

La trama è molto plausibile e si dipana naturalmente dallo stato psicologico in cui abbiamo lasciato i personaggi alla fine della quinta serie. Tutti stanchi di qualcosa che ormai non va più, in effetti come se fosse la quiete prima di un temporale estivo, con l'aria carica di umidità e hai reso le loro sensazioni benissimo, in modo molto credibile.

Proprio perché scrivi così bene, mi permetto di farti solo una piccola correzione: ho visto che hai usato i termini "salire le valige" e "scendere le valige". Sicuramente sono inflessioni tipiche di molte regioni d'Italia, quindi non è grave che possano scappare, ma visto che il testo per il resto è perfetto, le ho notate e quindi si dovrebbe dire "portar su le valige" o "caricare le valige" e "scaricare le valige".

A parte questa piccola precisazione, ancora complimentissimi e non vedo l'ora di leggere il seguito. E se hai scritto altre storie mi piacerebbe tantissimo leggerle, brava :)!
 
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DB_K
view post Posted on 2/7/2015, 20:19     +1   -1




Grazie Soul!
Si in effetti, si usa dire sia "salire le valige" che "portar su le valige" :).
E' la prima che scrivo, e l'ho collocata proprio alla fine della quinta, perchè non mi piace che tra una serie e l'altra passino anni e che poi in due minuti ci venga raccontato tutto quello che succede tra i protagonisti, tutto ciò che li stravolge, e che però dobbiamo solo immaginare. Come accadrà di sicuro con la vera sesta serie. Livietta e Tommy hanno circa due anni in più e non possono dirci che sono passati un paio di mesi da quando li abbiamo lasciati.
Per cui ho pensato di farla continuare da li...
Se ci arrivo tra un pò posto l'altro...
Tu col tuo capitolo? :)
 
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Soul of Paper
view post Posted on 2/7/2015, 20:35     +1   -1




Figurati!

"Salir le valige" però è un modo di dire regionale, non è riconosciuto nella lingua italiana "ufficiale" (anche se poi la lingua italiana è in costante trasformazione), quindi soprattutto nello scritto e nella letteratura si evita, a meno che lo dica un personaggio come dialogo proprio per sottolineare un'inflessione regionale (es. un Montalbano ;)). Il resto del testo invece è assolutamente ineccepibile e se è la prima storia che scrivi sono sinceramente impressionata in positivo: sei bravissima!

Immagino che tu legga molto e hai una grande padronanza della lingua italiana, oltre ad un'ottima visione psicologica dei personaggi e alla fantasia fondamentale per scrivere. Quindi complimenti :)!

Hai ragione, anche io odio quando fanno sviluppare i personaggi fuori scena.

Della serie, sì Livietta è cresciuta, adesso è adulta perché lo diciamo noi, non solo ma è pure incinta a diciottanni. O Tommy è cresciuto, Eva (boh è sparita ;)). Quindi apprezzo tantissimo la tua scelta e che ci accompagni nello stravolgimento dei personaggi.

E soprattutto che Camilla non ha bisogno di eventi sconvolgenti per scegliere Gaetano, non ha bisogno dell'ennesimo schiaffo in faccia di Renzo ma lo fa perché è la cosa giusta da fare per stare bene tutti. Quindi mi piace un sacco come lo stai impostando.

Io sono al novanta percento del mio capitolo, è molto lungo e le discussioni sono la cosa su cui la mia scrittura è più variabile. A volte ci impiego poco, a volte rimango bloccata letteralmente ore (e quindi giorni, dato il tempo libero che ho) su un pezzo di dialogo.

Ma sono a buonissimo punto quindi salvo stravolgimenti pubblico domenica (sabato sarò via praticamente tutto il giorno).

Non vedo l'ora di leggere il tuo seguito, grazie per averlo postato, lo so che a volte ci vuole un po' di coraggio a postare il primo capitolo, quindi bravissima :)!
 
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DB_K
view post Posted on 2/7/2015, 20:47     +1   -1




:) Ecco hai indovinato! Stessa provenienza di Montalbano!!! :)

Comunque è vero! Questo primo capitolo l'ho scritto qualche tempo fa e non l'ho pubblicato subito per mancanza di coraggio e di tempo (solo i primi due capitoli avevo scritto e lasciare a metà il lavoro non mi sembrava giusto). Adesso ho qualche momento in un più e posso finire questa fanfiction. Non sarà lunga quanto la tua. Un paio di capitoli al massimo. Ma almeno ci provo, mi diverto un pò.

Per quanto riguarda il tuo capitolo, non vedo l'ora di leggerlo. :) Certo appena inizierà la nuova serie, sarà un dramma ritornare ai dei personaggi che io ho già impostato in un certo modo, grazie alla tua fanfiction. :)
 
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DB_K
view post Posted on 2/7/2015, 21:07     +1   -1




I personaggi sono dei rispettivi autori.

2 Capitolo – Una promessa da mantenere

Un lungo bacio ed una lacrima silenziosa scende giù, carica di felicità, di libertà. Camilla e Gaetano, si staccano e si ritrovano a sorridere e a guardarsi con occhi nuovi, increduli su quanto appena accaduto. Rimangono ancora abbracciati ed in silenzio per qualche secondo.

“Oh Camilla…” non riesce a dire altro. Le asciuga la lacrima dal viso sfiorandola con l’indice.
“Gaetano…io…puoi perdonarmi?!”

Gaetano sgrana gli occhi non capendo o non volendo capire il senso di quella domanda. Camilla capisce il doppio senso e corregge il tiro “Non pensare male… Puoi perdonarmi per tutto questo tempo di indecisione, di tira e molla, di velata amicizia che altro non era che puro amore… insomma per averti fatto soffrire?!” chiede con gli occhi che si fanno nuovamente lucidi.
E lui che per un attimo aveva temuto ad un ennesimo ripensamento, rilassa i muscoli, sorride, baciandole delicatamente la fronte “Non hai nulla di cui scusarti, credimi. Ti conosco bene, da una vita, e se hai deciso che adesso hai la forza per affrontare tutto, per amarmi senza ripensamenti, liberamente, allora non hai nulla di che scusarti. Io ti ho sempre rispettata ed aspettata, lo sai. E adesso siamo qui. Finalmente noi…” e la voce si spezza sull’ultimo termine. Noi. Finalmente quel noi tanto atteso, tanto desiderato, tanto sognato. E adesso eccolo. Noi.

Lui le prende le mani e senza staccare lo sguardo per un attimo, la conduce sul divano. Si siedono. Si abbracciano, in totale silenzio. Poi è Camilla, in un attimo di lucidità “Gaetano… di là c’è Tommy, e non vorrei che magari svegliandosi ci veda o ci sorprenda in atteggiamenti difficili da spiegare ad un bimbo..”
“Atteggiamenti difficili da spiegare?!” chiede con un sorriso malizioso sul volto “ Professoressa che intendi? Un semplice abbraccio non mi pare nulla di così difficile da spiegare. O pensavi ad altro?” con tono provocante.
“Ah! Ho capito! Cioè ho frainteso io, commissario! Pensavo che, le coccole non si fermassero qui, ma evidentemente corro troppo, magari non ho su di te lo stesso effetto che tu hai su di me!” replica lei staccando la presa dal suo abbraccio e facendo la parte di quella offesa.
“Stai scherzando vero?! Non hai idea dell’effetto che mi fai, della voglia che ho di prenderti, di fare l’amore con te, e soprattutto di toglierti con una serie di baci quell’espressione da finta offesa che fai! Vieni qui!!!” e prendendola dalle braccia la tira su di sé. “Oh Camilla…Amore mio…Ho aspettato una vita intera questo momento… se non ti coccolato di più è perché non volevo essere troppo precipitoso nei tuoi confronti, e so benissimo comunque che Tommy è di là ma potrebbe cercarmi, è ancora troppo scombussolato per il viaggio… ma tranquilla, mia cara prof… stasera saprò farmi perdonare!” replica così e la bacia nuovamente ma con più ardore, trasmettendole tutto quel desiderio accumulato in questi anni, e come segno della promessa appena fatta.
“…non hai idea di come mi senta adesso…sono in pace col mondo…” riprende il discorso dopo quel lunghissimo bacio infuocato. “So bene però che non sarà facile parlare con Renzo e con Eva, ma supereremo anche questo!” dice regalandogli un sorriso pieno d’amore e fiducia.
“E Livietta come pensi la prenderà?” chiede lui, non sentendola nominare.
“Livietta, beh… è stata in qualche modo opera sua se oggi io sono qui tra le tue braccia.” Ed inizia a raccontargli del lungo dialogo avvenuto la sera prima, evidenziando come Livietta, sia cresciuta molto ultimamente, magari grazie all’influenza positiva che Greg ha avuto su di lei.
“Mi sa che appena rientra, dovrò ringraziare tua figlia! … mmm… Ma senti, pensavo, se tra un po’ andassimo a fare un giro in centro, io tu e Tommy? Magari ci prendiamo un gelato? Tommy non credo dormirà ancora a lungo e non saprebbe rinunciare al suo gelato preferito. E io dopo questa ricarica di energia vitale che i tuoi baci, i tuoi abbracci, mi hanno dato, non ho proprio voglia di andare a riposare per ora. Passo solo da casa, poso le ultime cose, una doccia veloce e sono pronto di nuovo.”
“Bell’idea…e stasera?” chiede provocante lei.
“Stasera...” stando al suo gioco “stasera vedrai…ho già un bel programma per noi!” sorride stringendola al petto, immergendo il suo viso in quei suoi ricci profumati.

Più tardi in centro. Camilla, Gaetano e Tommy sono seduti nel bar principale della piazza gustando un gelato di quasi fine estate. Livietta e Greg li vedono da lontano e si avvicinano “Tommy, Gaetano ben tornati!”
“Livietta, Greg, Grazie…” risponde Gaetano sorridendo a Livietta e volendo già ringraziarla con lo sguardo per quanto avvenuto qualche ore prima.
“Liviettaaaa!” urla il piccolo alzandosi di scatto dalla sedia per andarla ad abbracciare “Guarda che mi ha regalato Camilla!” mostra fiero il Potty-peluche ricevuto.
“Che bello! Possiamo unirci a voi per un gelato?” chiede Livietta trovando accordo anche in Greg.
“Ma certo tesoro!” replica Camilla “Racconta, come è andata con le ragazze stamattina?” chiede con tono più da amica che da mamma.
“Bene, mamma. E voi?” con uno sguardo curioso.
Camilla arrossisce a quella domanda. Era già così evidente il cambiamento?! “Eh…noi…niente, abbiamo pranzato insieme e Tommy mi ha raccontato delle onde dell’oceano e delle parate americane. Vero Tommy?!” replica così per deviare il discorso.
“Si si Camilla…” e riprende a raccontare a Livietta e Greg della vacanza con mamma e papà tra un cucchiaino di gelato e l’altro.
“Mamma…io intendevo tra te e Gaetano…non fare finta di non aver capito!” le sussurra all’orecchio.
“Potete scusarci un attimo?!” con un sguardo di intesa tra lei e Gaetano, Camilla fa cenno a Livietta di seguirla in disparte per poter rispondere a quella domanda.

“Dai mamma! E’ chiaro che tra voi due è successo qualcosa! Hai l’aria serena, felice, rilassata” la spinge a raccontare con un sorriso e un’emozione per quella meravigliosa donna che ama incondizionatamente.
“E’ così evidente vero?!” domanda retorica “Livietta…” la frase le muore in gola rotta dall’emozione. Riesce solo ad abbracciarla e stringerla forte a sé. “oh tesoro…si sono felice adesso…con Gaetano…e tutto grazie a te!”
“Grazie a me?No, mamma… io non centro nulla! Gaetano riesce a renderti felice e tu fai altrettanto con lui… a me basta questo…” ricambiando l’abbraccio materno. “Spero che con papà non ci siano problemi, che non iniziate a litigare di nuovo…” dice poi pensierosa.
“Tranquilla tesoro, anche lui capirà…” almeno spera in cuor suo che tutto verrà chiarito in modo civile come durante la prima separazione.

All’improvviso mentre le due donne stanno per ritornare al tavolo, da dietro l’angolo spunta una moto di grossa cilindrata che insegue una macchina nera coi vetri oscurati. La moto prova a superare la macchina, si sentono delle urla tra i conducenti dei due veicoli, ma la macchina non rallenta, accelera, sferra un colpo alla moto che sbanda. Camilla percepisce il pericolo. La moto sta per colpire Livietta. Camilla spinge Livietta dal lato opposto. Ma lei stessa viene presa in pieno dalla moto. È buio…

Gaetano per il rumore dell’impatto e le urla dei passanti si gira di scatto e… non può credere ai suoi occhi! “oh merda! Camillaaa!” urlando corre verso lei distesa a terra priva di conoscenza. “Camilla amore svegliati, dai… Chiamate i soccorsi!” urla quasi in preda al panico.
Livietta raggiunge i due, fortunatamente illesa “Mamma, ti prego svegliati… Gaetano fa qualcosa…” con le lacrime che le inondano il viso. Greg preso Tommy per mano raggiunge Livietta e gli altri.
“Papà…” Tommy guarda Camilla preoccupato, capisce bene la situazione.
“Tommy, tesoro non preoccuparti! Livietta per favore puoi occuparti di lui?” le chiede avendo prima constatato che lei ne è uscita illesa.
“Certo, tranquillo…ma tu pensa alla mamma..quando arrivano sti soccorsi?” chiede asciugandosi le lacrime, per far forza al piccolo e a sé stessa.

Camilla è ancora a terra priva di conoscenza col battito lieve, mentre il motociclista si sta svegliando ma non riesce a muoversi per via del colpo preso cadendo dalla moto. Dopo pochi minuti arrivano i soccorsi, e arriva pure Torre e una volante, chiamata da Gaetano per gli accertamenti del caso. Un’ambulanza si occupa del motociclista, l’altra di Camilla. Gaetano fa cenno a Livietta di portare Tommy a casa e il piccolo senza nemmeno farselo ripetere segue la ragazza, mentre lui sale con i soccorritori e si dirige verso l’ospedale.

“Dottore come sta?” chiede dopo un tempo indescrivibile aspettato tra i vari accertamenti.
“Commissario, la signora Baudino ha ripreso conoscenza, dai controlli fatti, fortunatamente risulta solo un’ammaccatura a livello delle costole, ma niente di più. È già in camera.” con tono piuttosto rassicurante.
“Grazie…Posso vederla?” chiede con minore ansia.
“Certo, è nella seconda stanza a destra.” Non fa in tempo a finire la frase che già Gaetano è davanti la porta della sua stanza.

“Cami..Posso entrare?” chiede quasi con un filo di voce.
“Gaetano…” le si illumina il volto. Lui si avvicina e si siede sul letto prendendole la mano. Sa di non poterla abbracciare perché ancora indolenzita.
“Oh, amore mio…” sfiorandole il volto e baciandola delicatamente. Non riesce a dire altro. La paura di perderla è stata troppo alta.
“Livietta come sta, i dottori mi hanno detto che con me è arrivato un ragazzo, un motociclista, ma non Livietta. Sta bene? Dov’è?” lo inonda di domande con la preoccupazione materna che l’assale.
“Tesoro calmati, Livietta sta bene, è a casa con Tommy e Greg. Col tuo istinto materno, sei riuscita in tempo a spostarla dalla traiettoria di quel pazzo… ma… ha preso te…” risponde con un tono misto di rabbia e incredulità.
Camilla sospira sollevata “Gaetano…ti prego calmati…ho qualche ammaccatura…mi devono tenere in osservazione solo per 24 ore e poi posso tornare a casa…” cerca di calmarlo “ …certo però…la nostra serata è da rimandare!!!” cambiando tono per alleggerire la tensione creata.
“Professoressa…ma come fai ad essere così? Riesci a farmi ridere anche in queste situazioni…” dice incredulo, ma con un lieve sorriso. La tensione sembra quasi svanita. Si guardano in silenzio per qualche frazione di secondo…

“…Ti amo!...” dicono all’unisono. Sorridono e gli sguardi si caricano di tenerezza, complicità, amore.

Camilla gli accarezza il viso e lo bacia delicatamente. E stavolta la lacrima scende dal viso opposto.
“Gaetano…” con tono dolce.
“…Camilla… sarà la tensione accumulata… prima è tutto un sogno… il nostro sogno… poi un incubo nel giro di un paio di ore…” asciugandosi il volto.
“Tranquillo…” gli sorride per rassicurarlo.
“Amore, ascolta. Devo fare un paio di telefonate, parlare con Torre e saperne di più. Ti dispiace? Ti serve qualcosa? Mi assento per un paio di minuti. Ma sono qui davanti. Chiamo anche Livietta per tranquillizzarla.”
“Grazie. Va bene. Ti aspetto qui…” lo bacia nuovamente.

Lui si alza, le fa segno di essere davanti la porta, estrae il cellulare e inizia il giro di telefonate. Chiama Livietta e parla anche con Tommy tranquillizzandolo sulle condizioni di Camilla. Sta per chiamare Torre, ma lui si presenta in ospedale.

“Dottò…La Prof. Come sta?” con l’aria del buon vecchio amico di una vita.
“Torre! Stavo per chiamarti. Camilla sta bene per fortuna, grazie. Hai saputo qualcosa su quel ragazzo? Io so solo che gli hanno ingessato la gamba a causa di una frattura, ma non sono riuscito a parlare ancora con lui.”
“Dottò, sto facendo fare i controlli ai nostri per verificare i nomi e i precedenti suoi e delle altre persone presenti sulla macchina che ha provocato sto disastro.” Sempre operativo Torre.
“Grazie. Tienimi aggiornato…” replica con tono quasi assente.
“Dottò tutto bene? Avete bisogno di qualcosa?” chiede preoccupato.
“No, Torre, scusami… E’ che mi è sembrato tutto un incubo…cioè prima un sogno...poi…e adesso…”
“Dottò, non ci ho capito nulla!”
“Hai ragione…sono solo stanco…puoi farmi un favore?!” gli domanda sapendo bene che lui non si tira mai indietro.
“Certo, ditemi tutto!”
“Mi fermo qui stanotte con lei. Non mi faranno stare in stanza lo so, ma non me la sento di lasciarla sola.”
“Dottò, tranquillo. Ho capito penso a tutto io.” risponde sorridendo.
“Grazie” ricambia il sorriso. Torre è l’unico amico fidato oltre che un ottimo collaboratore.

I due si separano. Torre con l’aiuto della Lucianona si presenta a casa di Camilla, con una cena da poter sfamare un esercito, lasciando prima una porzione a Gaetano che lo ringrazia imbarazzato e riconoscente per la tempestività dell’intervento.
Livietta, Greg e Tommy insieme allo zio Torre e alla Lucianona, cenano tranquillamente. Livietta intanto avverte dell’accaduto sia Andreina che Renzo. Entrambi seppur tranquillizzati dai risultati delle varie visite, sarebbero partiti col primo volo la mattina seguente.
Gaetano nel frattempo, è riuscito a farsi dare il permesso per restare in camera con Camilla durante la notte. Cenano insieme e poi distrutti dagli eventi si addormentano, tenendosi per mano.

La mattina dopo.
La porta si apre piano per non svegliare chi è dentro la stanza. I primi raggi del sole invadono la camera illuminando i due volti che ancora dormono. Camilla e Gaetano, si tengono per mano, nonostante la posizione scomoda di lui sulla sedia vicino al letto. Ed entrambi hanno un’espressione serena.

“Buon…Buongiorno Andreina..” dice ancora assonnato Gaetano svegliato dal leggero rumore della porta.
“Gaetano, mi dispiace averla svegliata, ma sono appena arrivata, e volevo avere notizie di mia figlia. Come sta?” dice con un filo di voce, avvicinandosi al letto, e accarezzando il capo di Camilla.
“Sta bene…fortunatamente ha una lieve ammaccatura alle costole, ma se oggi le analisi sono apposto, la dimettono…” sorridendole per rassicurarla.
“Questo lo so…E per il resto…come sta?” intuendo che la situazione tra i due è evoluta.
“…beh…”
“…Mamma..Buongiorno…che ci fai qui?!” interrompe e salva involontariamente Gaetano da un interrogatorio di Andreina.
“Come che ci faccio qui?! Mia figlia ha avuto un incidente, salvando anche la vita a mia nipote, e io non dovrei essere qui?! Mi dispiace non essere potuta venire prima, ma a quanto vedo hai avuto un angelo custode tutta la notte accanto a te…” alternando lo sguardo tra i due come a volerne sapere di più.
“…Si…cioè..mamma ti devo raccontare un paio di cose…” guarda Gaetano e lui baciandole la mano che ancora tiene tra le sue, si alza con la scusa di un caffè e di una rinfrescata al viso ed esce dalla stanza salutando Andreina.

“Mamma…io e Gaetano…” ma la frase le rimane a metà, non è facile parlarne, sperava di avere più tempo per organizzare un discorso, e questo la mette un po’ in imbarazzo.
“Tesoro, non sono mica nata ieri. So benissimo che con Renzo le cose non stavano andando più nel verso giusto da un po’, infatti se non avessi preso tu questa decisione, a giorni comunque sarei salita qui a Torino da te, per parlare un po’…ma vedo che trovo già tutto sistemato nel verso giusto!” dice con tono orgoglioso verso la figlia.
“Tutto sistemato nel verso giusto!?...cioè…tu…stai approvando…” con l’espressione incredula.
“Io non devo approvare nulla! Io voglio solo che tu sia finalmente felice. E se Renzo, non è più stato capace di farlo è giusto che tu ti rifaccia una vita, con chi reputi giusto per te…e in fondo sono diversi anni, da quando quel mostro ti ha tradita con quella spagnola..”
“Mamma ti prego!” interrompe lei.
“insomma dalla tua prima separazione che pensavo a Gaetano come possibile genero…ma il destino ha voluto farti aspettare ancora un po’…spero solo che sia la volta buona!” conclude sorridendole.
“Lo è mamma! Io amo Gaetano, e lui ama me. Non sarà facile all’inizio, soprattutto perché di mezzo ci sono Renzo ed Eva, ma ce la faremo!” replica con tono convinto e sereno.

Dopo qualche minuto di confidenze madre-figlia, entrano i dottori, per i controlli di routine, portando Camilla, a fare altre lastre ed accertamenti. Andreina ne approfitta per fare un salto a casa e mettere un po’ in ordine per il rientro della figlia, ma viene intercettata da Livietta, che in compagnia di Greg e Tommy giunge in ospedale per sapere della madre. Passano alcune ore, tra una visita e l’altra. E in ospedale giunge anche Renzo, appena rimpatriato da Londra.

“Papà!” esclama Livietta
“Livietta, tesoro, la mamma?” mentre fa un cenno con la testa come saluto verso Andreina, che lo guarda come se fosse sempre stato un mostro. Povero Renzo!
“La mamma, è da un paio di ore che è con i medici per gli ultimi controlli, se va tutto bene, la fanno uscire.” esclama sorridente, sollevata rispetto al giorno prima.
“Gaet…Gaetano, buongiorno” lo saluta un po’ irritato vedendolo arrivare. Non sa ancora nulla di quanto successo con Camilla, ma continua a non sopportarlo tra i piedi.
“Buongiorno a te, Renzo. Livietta la mamma, novità?”
“Non ancora…”
“Amore, tu hai fatto il bravo ieri con Livietta, Greg e lo zio Torre?” chiede scompigliando i capelli al piccolo.
“Certo papà!” risponde fiero. E Livietta conferma con lo sguardo.
Ieri con Greg e lo zio Torre? E lui dov’era? Certo era qui con lei…. I pensieri di Renzo cominciano a mescolarsi e a mal tollerare la situazione. Non vuole litigare col poliziotto-superpiù, ma ha bisogno di parlare con Camilla…non solo per questo…c’è altro che bolle in pentola…
“Ok, allora io parlo con Torre intanto, vediamo se ci sono degli sviluppi.” fa cenno a Livietta e Tommy, di allontanarsi un attimo, ma per qualsiasi cosa di chiamarlo subito.

“Pronto! Torre? Sono io! Dimmi tutto, che avete scoperto?”
“Dottò, abbiamo controllato i dati, si tratta di nomi già sotto controllo da parte dei colleghi del nucleo del Dottor Ferri. Commercio illegale di cuccioli provenienti dall’est. Il motociclista, a quanto pare aveva scoperto che in macchina ci stavano dei cuccioli appena arrivati ma non in buone condizioni di salute e quei gentili signori stavano per andarli a buttare in un posto sicuro per eliminare tutte le tracce. Voleva risolvere da solo questa situazione, non capendo in che situazione invece si è andato a cacciare. Per fortuna la macchina era seguita dai colleghi di Ferri, che l’hanno fermata qualche metro più in là dal luogo dell’incidente e concluso il caso e tutte le carte e il resto poi sono passati al loro nucleo.”
“Da solo? Un folle! E i cuccioli?”
“I cuccioli stanno bene. Erano 20 e di diverse razze. Hanno qualche carenza dovuta alla tenera età e allo stress del viaggio non proprio di prima classe che hanno fatto, ma il nostro veterinario, ci ha assicurati che si riprenderanno e che tra qualche mese potranno partire le adozioni ufficiali.”
“Ottimo!... Grazie Torre…per tutto!”
“Dottò, ma la Prof?”
“Stiamo aspettando i risultati delle ultime visite e poi possiamo tornare a casa nostra!”
“Casa nostra, Dottò?” chiede con tono curioso.
“Eh…a casa Torre! Ciascuno a casa propria!” diventando paonazzo, menomale che nessuno è nei paraggi.
“Secondo me, qualcosa bolle in pentola!” ridendoci su.
“Torre!!! Che vuoi insinuare?” prova a resistere ma “…e va beh…Qualcosa bolle…diciamo che è ben cotta già! Ma altro non ti dico!” ridendo come un adolescente alla sua prima cotta.
“Wee Dottò! Congratulazioniii!” urla talmente forte che tutto il commissariato già sa la notizia.
“Torre per carità non urlare! Grazie..ma non voglio che si sappia in giro!”
“Alla Lucianona posso dirlo vero?”
“Si a lei si.” risponde sorridendo, come resistere alle richieste di un amico che per te si è fatto trasferire, per te ci è sempre stato, che basta mezza parola e si fa mandare a dirigere il traffico pur di aiutarlo. “Torre, devo chiudere, ci sono i medici. A dopo.”, vedendo Livietta che gli fa cenno di avvicinare.

“Buongiorno a tutti! Dottor Berardi, allora, la signora Baudino sta bene, le analisi e gli accertamenti sono ok, per cui il tempo di sbrigare la parte burocratica, poi può portarla a casa.”
“Dottore quindi è tutto ok? Possiamo veramente stare tranquilli dopo la botta presa?” chiede Renzo sorvolando di proposito sul fatto che il medico si sia rivolto a Gaetano e non a lui.
“Si, lei è un parente?” chiede il medico.
“Sono il marito!!!” sbuffando un po’.
“Ah, mi perdoni, pensavo fosse il dottor Berardi il marito. Ieri è stato lui ad accompagnarla e a rimanere qui stanotte!” replica scusandosi per la gaffe fatta “Comunque si è tutto ok come ho spiegato. Se volete scusarmi...Ho il mio giro di pazienti da completare. Buona giornata!” li saluta e va nel reparto.
Renzo a quelle parole si gira fulminando Gaetano con lo sguardo “Sei rimasto qui stanotte?!” bofonchia tra sé e sé. Si trattiene dal chiedere spiegazioni, ci sono Andreina e Livietta e non vuole dare spettacolo davanti a loro. Gaetano, capisce che sta per esplodere e per evitare scenate: “Tommy tesoro, vieni! Andiamo fuori. Camilla sta per uscire, l’aspettiamo fuori. Le facciamo una sorpresa!” prende il piccolo ed esce, dando così il tempo alla sua famiglia di poterla vedere e aiutare, anche se in cuor suo vorrebbe essere lì con lei, ma sa bene, che è meglio così, per ora.

Camilla è in camera, si riveste ed esce. Fuori dalla stanza ci sono tutti ad attenderla ad inondarla di domande. Rimane sorpresa dal vedere anche Renzo, non pensava che potesse lasciare il lavoro sapendo delle sue scadenze imminenti. Si salutano, sbrigano le pratiche burocratiche ed escono.
“Gaetano…Tommy…” e il suo volto si illumina improvvisamente. Se ne accorgono tutti, compreso Renzo.
“Camillaaa!Sorpresaaa!” urla Tommy correndo verso di lei per abbracciarla col suo Potty-peluche sempre con sé, ma si blocca a due passi da lei perplesso.
“Tommy, tesoro che c’è?” chiede Camilla preoccupata da quell’atteggiamento.
“Se ti abbraccio…ti fai male?” chiede con quel viso e gli occhioni preoccupati.
“Tesoro, se facciamo piano no. Vieni qui! Mi sei mancato!” e lo abbraccia come meglio può. Mentre con lo sguardo cerca altri occhi, trovandoli, lì, sorridenti per lei.

Rientrano a casa. È tempo di chiarimenti…per tutti…

Fine secondo capitolo.
E' un pò più lungo del primo, ma c'è qualche colpo di scena in più.
Spero vi sia piaciuto.

Buona serata.
 
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Soul of Paper
view post Posted on 2/7/2015, 22:24     +1   -1




Ciao DB_K!

Mi è piaciuto molto, grazie all'incidente alcune spiegazioni si fanno più impellenti, ma forse è meglio così ;).

Non vedo l'ora di leggere come Renzo e Camilla affronteranno il discorso, perché ormai credo non sia rimandabile...

Sono tutti ottimamente in personaggio, coerenti con quanto visto nelle serie, l'unica che forse è leggermente troppo "comprensiva" è Livietta, ma del resto ormai è grande, e forse l'influenza positiva e rasserenante di Greg e il vedere la mamma triste e il padre assente per tanto tempo può davvero averla portata a "non poterne più" di continuare a vivere in quel modo.

Per il resto Gaetano e Camilla mi piacciono molto come sono scritti, sono teneri, dolci e innamorati, un po' timidi anche ma rimangono comunque in personaggio, punzecchiandosi, discutendo e ridendo insieme.

Renzo anche povero è perfetto, chiaramente sa già che lo aspetta una tranvata e anche Andreina è caratterizzata perfettamente.

Tommy è tenerissimo come nella serie.

Quindi non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo e ripeto sono felice che tu abbia deciso di postare questa storia anche se non avrà tanti capitoli è molto bella e mi aiuta a sognare un po' in vista della nuova serie.

Comunque anche io quando riprenderà la sesta serie farò un po' fatica a ripassare dai miei Camilla e Gaetano a quelli veri, ma anche se rimango cautamente pessimista mi auguro davvero che finalmente potremo vedere con i nostri occhi quello che finora abbiamo solo potuto immaginare.

ps. Non sono mai stata in Sicilia, purtroppo, ma da tutto ciò che ho visto è una regione piena di città e posti stupendi e ricchi di storia e spero di riuscire a visitarla e a girarla come si deve prima o poi!
 
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DB_K
view post Posted on 3/7/2015, 06:05     +1   -1




Grazie Soul! Sono contenta che ti sia piaciuto. :)
Ho cercato di mantenere i personaggi quanto più vicini a quelli che abbiamo visto in questi anni, e sono contenta di esserci riuscita. Gaetano e Camilla, in effetti sono un pò timidi come dici tu, perché è avvenuto tutto troppo velocemente ed anche se sono anni che si conoscono, stanno iniziando ora un vero cammino insieme. Ma tranquilla, si "sveglieranno" presto da questa timidezza iniziale.

I chiarimenti ci saranno un pò per tutti, come é giusto che sia. Ci sto già lavorando su... ;)

ps. La Sicilia è bella, e come tutte le altre regioni d'Italia ha i suoi pregi e i suoi difetti :)
 
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Anastasia123
view post Posted on 4/7/2015, 11:06     +1   -1




Complimenti DB! (scusa uso un diminutivo del tuo nickname ma col cell non trovo il tasto underscore...)
Brava mi piace la tua fiction, semplice e snella, davvero scritta bene!
L'unico consiglio che sento di darti è di includere i dialoghi in virgolette perché a volte ho fatto fatica a staccare tra dialogo e parte narrante; x il resto continua così!!! Grazie a te e a Soul l'attesa della serie è più bella!
 
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Soul of Paper
view post Posted on 4/7/2015, 11:13     +1   -1




@ Anastasia

Dopo aver letto il tuo commento sono andata a verificare la visualizzazione non solo della storia di DB_K ma anche della mia su cellulare e non si vedono le virgolette.

Invece da PC si vedono e ci sono. Che casino! Ma tu prima le vedevi nella mia storia ad esempio o no? Perché in effetti senza virgolette stare dietro a parlato e non parlato è un macello... a meno che non provo a formattare in HTML ma non so cosa ne esce fuori, anche perché ad esempio i miei capitoli sono molto lunghi.

Magari è un problema recente della versione mobile di forumfree?
 
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DB_K
view post Posted on 4/7/2015, 12:19     +1   -1




Ciao Anastasia123, sono contenta che i primi capitoli ti siano piaciuti.
Per le virgolette ci sono sempre stata attenta nei dialoghi, ma forse come suggerisce Soul of paper, é un problema di visualizzazione da cellulare... Comunque apprezzo molto i consigli che mi date :D
Grazie.

Ps. Sia da cellulare che da pc io le virgolette le vedo. Uhm...
 
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Soul of Paper
view post Posted on 4/7/2015, 12:28     +1   -1




Forse dipende dal browser e dal cellulare? Io uso chrome e ho un samsung (quindi android)... misteri della tecnologia :).
 
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Anastasia123
view post Posted on 6/7/2015, 15:35     +1   -1




Ciao ragazze! Soul hai ragione! da pc è tutto perfetto, da cell si leggeva tutto appiccicato! scusami DB_K per l'osservazione che ti ho fatto senza motivo! :-)
aspetto anche qui il nuovo capitolo!
Grazie che ci intrattenete aspettando la serie.... dai che mancano poco più di due mesi (si spera!)
 
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DB_K
view post Posted on 6/7/2015, 16:41     +1   -1




Ciao Anastasia, nessun problema! Apprezzo molto le correzioni, aiutano a crescere! :D
Comunque il mio capitolo é quasi pronto :D
 
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DB_K
view post Posted on 6/7/2015, 21:11     +1   -1




I personaggi sono dei rispettivi autori.

3 Capitolo – Chiarimenti: primo round.

Arrivano tutti sotto casa contemporaneamente. Gaetano prima di avviarsi verso il suo palazzo le invia un messaggio dicendo che avrebbe aspettato sue notizie dopo cena. Lui e Tommy giocano un po’, cenano tranquillamente, e poi il piccolo va a nanna. Gaetano invece, non riesce proprio a rilassarsi nonostante la stanchezza accumulata. Ogni tanto si affaccia fuori dalla finestra, e tutto sembra tranquillo al di là del cortile. Almeno per ora.

La cena in famiglia pare trascorrere serenamente. Andreina, Livietta e Greg chiacchierano sui probabili sbocchi dopo il liceo e di conseguenza su eventuali trasferimenti per frequentare l’università. Livietta è ancora indecisa su che strada prendere, ha due o tre alternative che sta valutando, ma c’è ancora tempo. Stessa cosa per Greg. Andreina da super nonna qual è, è disposta ad accoglierli entrambi a Roma, semmai decidessero di trasferirsi nella capitale.

Camilla e Renzo, invece, a parte qualche commento sul lavoro e scadenze varie, non parlano molto. Sono immersi nei loro pensieri, distanti l’uno dall’altro.

Dopo cena.

Andreina, constatata la situazione emotiva di figlia e nipote, decide di rimanere con loro per un paio di giorni almeno. E si stabilisce nella camera degli ospiti. Livietta e Greg scendono sotto casa, per respirare un po’ dopo tutto quello che è accaduto. Mentre Camilla si siede sul divano, Renzo finisce di sistemare la cucina.

“Grazie Renzo… per la cena… e… per essere rientrato. Immagino che con tutte quelle scadenze non sia stato facile rientrare così all’improvviso” con tono riconoscente ed affettuoso.
“Tranquilla. L’importante è che tu sia a casa sana e salva… senti… ti dovrei parlare di una cosa…” confessa mentre finita la cucina si avvia verso il divano.
“…” prende fiato Camilla. Sa che c’è qualcosa che non va nel tono di voce di Renzo, e spera di poterlo affrontare con tranquillità.
“Cami… Lo so che il lavoro, mi sta portando molto tempo lontano da voi, da qui, ma tu sai che se questi progetti vanno in porto nel verso giusto, si aprirà per me, per il mio studio e per noi, un nuovo giro di progetti, progetti importanti dal punto di vista sociale, ecosostenibile e naturalmente economico. Quello che ho sempre sperato di fare…”
“Si lo so…” immagina già dove vuole andare a parare.
“Eh… Cami… Non so come dirtelo… Ma dobbiamo trasferirci… a Londra! È li la sede centrale di tutto!” ecco l’ha detto. E adesso? È come aspettare il verdetto finale di una giuria.
“Dobbiamo trasferirci?!..No Renzo! Né io né Livietta ci trasferiremo! Non puoi pensare di stravolgere le nostre vite ancora una volta!” risponde con tono fermo e deciso. Ha immaginato bene!
“Come no? E come pensi che faremo ad andare avanti? Io sono stanco di fare su e giù..di passare poco tempo con Livietta e con te.” Sa bene perché non vuole partire, potrebbe ancora attendere in realtà questo trasferimento, ma visto gli ultimi sviluppi della mattina, vuole sentire le vere ragioni da lei.
“…” silenzio totale. È arrivato il momento di dire tutto. Si guardano. Nonostante non sia ancora in piena forma, deve affrontarlo. È giusto. Deve e vuole essere sincera.

“Renzo… sono stanca anche io… stanca di tutto… di portare avanti qualcosa che si è rotto tempo fa…” l’emozione le blocca le parole.
“Cami… che vuoi dire?!...” si surriscalda un po’ il tono.
“Voglio dire che… è finita Renzo! Ci abbiamo provato a ricostruire, ad andare avanti nonostante tutto e tutti, ma, non è così che si sta insieme… non è così che sono felice…” provando ancora a rimanere calma.
“E’ lui ti rende felice vero?!” sbotta non potendo più far finta di non aver capito.
“Perché devi sempre mettere in mezzo Gaetano?” la costringe ad alzare il tono della voce.
“Da quanto tempo va avanti con lui, eh? Col fatto che sono sempre in viaggio per lavoro, quante volte ti sei andata a rifugiare tra le sue braccia? Abbi il coraggio di ammetterlo! Lo so che stanotte lui è stato con te in ospedale, non negarlo!” il tono ha superato qualsiasi decibel. Andreina non ha nemmeno bisogno di uscire dalla camera per ascoltare. Si sente tutto benissimo.
“Tu dov’eri invece?” con tono amareggiato per le accuse ricevute.
“Non rigirare la frittata! Non rigirare su di me le colpe! Quando ci siamo trasferiti e ce lo ritrovammo come vicino ti dissi subito di cambiare città o quantomeno residence, ma tu non hai voluto. E perché? Perché non vedevi l’ora di farti corteggiare nuovamente dal poliziotto-superpiù, di occuparti più di faccende altrui che di noi, della tua famiglia, ormai troppo monotona per te! Mi dicesti che avevi scelto di stare nella famiglia dove c’ero anche io. Ma evidentemente non ti bastavo più già un anno fa.. fino all’ultima litigata avuta per la tua mancanza di fiducia nei miei confronti, dopo il viaggio a Parigi con Carmen, mi dicesti di essere innamorata pazza di me, testuali parole, ed io ti ho sempre creduta. Pensavo di essere io a vedere oltre nella relazione tra voi due, visto che hai sempre affermato che lui è solo un amico per te e basta… ed invece…. era tutta una balla vero?! Lo vedo come vi guardate, la complicità che c’è tra voi, quella che da tempo manca tra noi. Perché Camilla? … Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto? … Cosa non sono stato in grado di darti io?” Renzo svuota tutto d’un fiato ciò che da tanto tempo covava. In un decrescendo di rabbia a rancore, passa inconsciamente a chiedersi dov’è che ha sbagliato lui, per non riuscire più a farsi amare dalla donna che ha sposato, che ha amato in questi vent’anni, che nonostante tutto continua ad amare.

Camilla, che ha ascoltato tutto senza provare a replicare, sa benissimo che gran parte di ciò che Renzo ha detto è vero. Sono parecchi anni che un frammento del suo cuore non palpita più per lui ma per Gaetano. La lontananza tra i due ha sempre messo in stand-by questi sentimenti. Ma poi… ritrovarsi così a Torino, per uno scherzo del destino, con nuove regole da un lato e un patto di solidarietà amorosa dall’altro, entrambi da rispettare. E nonostante gli sforzi fatti, i treni persi, le parole dette e non dette, non è riuscita più a combattere contro il muro più alto e più duro… contro sé stessa e i suoi sentimenti. Quel frammento iniziale ha messo radici profonde nel suo cuore, diramandosi sempre più e alla fine ha ceduto. E si resa libera. Felice. Piena di vita. Piena di quelle emozioni che le mancavano, e che non attribuisce alle sole mancanze di Renzo, ci mancherebbe. Lo sa bene che in una coppia la colpa è sempre di entrambi. Ma adesso, che finalmente ha una nuova occasione di felicità, l’occasione a lungo desiderata, non vuole più tornare sui suoi passi. Vuole darsi questa possibilità. Vuole provarci e non avere più rimpianti.

“Renzo…” riesce a dire solo questo e scoppia in lacrime. Tante emozioni, troppe forse, tutte insieme.
“…” non replica lui, le lascia il tempo di riprendersi. Pretende una risposta sincera.

Dopo qualche secondo, Camilla riprende fiato e cerca di chiarire la situazione “...non ho mai mentito quando dicevo di amarti. Mai! Gaetano è sempre stato un amico per me. E’ vero, lui ha sempre provato di più per me, ma non ho mai ceduto. Ci siete sempre stati tu e Livietta per me in primo piano, sempre!... solo in questi ultimi mesi, ho capito di più… ho capito che a te voglio un bene dell’anima, sei e sarai sempre il padre di Livietta, l’uomo con cui ho condiviso gran parte della mia vita, ma… non ti amo più…” abbassa lo sguardo, non è facile ammettere ad alta voce e all’uomo con cui hai passato vent’anni insieme che non c’è più amore. “…Avrei comunque affrontato con te questo discorso non appena tu fossi rientrato la prossima settimana...”
“Non mi ami più… Non mi ami più…” quasi a farle eco. “… e avresti aspettato fino alla prossima settimana per parlarmi ma nel frattempo però, te la saresti spassata con lui alle mie spalle vero?! … io… io… come sei cambiata Camilla. Come ti ha cambiato Camilla...” Non riesce ancora a crederci.
Camilla sorvolando di proposito sulle accuse ricevute “Voglio solo darmi un’altra occasione. E Gaetano è la mia occasione di felicità… Non c’è stato nulla tra noi te lo ripeto. Renzo… vorrei solo che noi…”
“Che noi cosa Camilla? Restassimo buoni amici? È così che si dice no? E magari pretendi pure che continui ad avere modi di fare di buon vicinato col tuo amato commissario?” interrompe Renzo sarcastico e carico di incredulità.
“Vorrei che tra noi ci fosse un rapporto civile, come qualche anno fa. Come feci io nei confronti tuoi e di Carmen. E quindi specialmente con Gaetano, non voglio liti, se hai qualcosa di cui discutere è con me che devi farlo, non con lui!” con tono più fermo e quasi apparentemente calmo.
“…assurdo quello che devo sentire…”. Renzo guarda Camilla sconvolto, non pensava che potesse arrivare a tanto. Aveva intuito che c’era bisogno di un cambiamento in famiglia. Ma pensava che col trasferimento a Londra, si potessero risolvere parte di problemi. Poi una volta giunti nella nuova città, lontano da poliziotti e indagini, piano piano si sarebbero riavvicinati. Ed invece… il caos. “Sei… sicura? Davvero sicura di questo?” chiede con occhi lucidi.
“…si Renzo…” stavolta con lo sguardo fisso su di lui, proprio per fargli capire la sua necessità e la sua convinzione.

Quegli occhi che prima erano carichi di rabbia e incredulità adesso si riempiono di tristezza, di un senso di sconfitta, “…Se è questo che vuoi… spero sia la scelta giusta per te… cercherò di avere con te lo stesso rapporto che tu all’epoca avesti con me… ma con lui no… non puoi chiedermelo… sono dieci anni che lo sopporto e adesso sono proprio arrivato al limite… non ci riesco proprio!” aumentando il tono nuovamente.
“Renzo per carità. Niente scenate!” cerca di calmarlo, di farlo ragionare.
“Tranquilla Camilla… un discorsetto faccia a faccia dopo tutto sto tempo ci vuole non ti pare?” domanda retorica “Ma non stasera, sono stanco, davvero stanco… ho le chiavi dell’appartamento di Carmen, me ne vado a dormire li, visto che di là c’è tua madre….” Sembra aver terminato tutte le parole a sua disposizione. Dopo certe ammissioni, non c’è più nulla che lui possa fare. Se non bastano vent’anni di vita condivisa a far cambiare idea, non ci sono parole o fatti che possano far fare retro front. “…ah… a Livietta vorrei che parlassimo insieme, come abbiamo sempre fatto! O lei sa già tutto?” chiede con un tono e un viso di chi ormai si aspetta di tutto e di più.
“…Livietta…no, non sa nulla… domani le parleremo.” Mente, sa di mentire, ma non vuole che possa nascere qualche discussione anche fra loro. Parlerà con Livietta, chiedendole di far finta di non sapere. Sa di poter contare su di lei. In fondo è grazie a lei se ha preso in mano la sua vita. Capirà anche stavolta.
“Ok… prendo due cose di là in camera e vado giù… domani porterò via il resto…” si dirige verso la loro camera, poi si volta verso lei “…c’è… c’è qualcosa che posso fare per te? Capisco che non sei proprio in ottima forma…” in fondo è sempre lì per lei. I suoi sentimenti non sono cambiati.
Camilla stenta un lieve sorriso. Spera solo che questo suo atteggiamento non sia la quiete prima della tempesta. Vuole fidarsi. “No, grazie… ora vado a letto anche io. “ con tono affettuoso.
“Ok..” non riesce a ricambiare il sorriso lui. Non dopo tutto questo. Si dirige in camera, prende il necessario per la notte e si avvia verso la porta d’ingresso. “Allora… io vado… buona notte…” i loro sguardi si incontrano come a suggellare un nuovo patto tra loro.
“Grazie… buona notte anche a te…”.

Renzo esce di casa, chiudendosi la porta alle spalle. E non solo. Esce chiudendo definitivamente la porta ad una parte della sua vita.

Nell’appartamento di fronte intanto c’è chi aspetta impaziente qualche notizia.

Squilla il telefono. È un messaggio di Camilla: “Ho parlato con Renzo... Ho bisogno di te…”
Lui la chiama “Ehi, Camilla… ho messo Tommy a letto, te la senti di venire qui? O chiamo il portiere a tenerlo d’occhio?”
“Tranquillo, un paio di minuti e sono da te…”

Camilla si dà una rinfrescata, toglie come può i residui del recente pianto, passa dalla camera degli ospiti dove è certa di trovare la madre ancora lì, vigile e pronta a replicare su quanto sentito ed invece si sente solo dire “Vai tesoro… Sii felice… il resto si risolverà… buona notte”. Un sorriso ed un abbraccio tra le due donne e scende giù in cortile.

“Livietta, tesoro, vado un attimo da Gaetano… tu non fare tardi… Buona notte Greg!” facendo l’occhiolino ad entrambi.
“Buona notte, signora” risponde Greg.
“Mamma… e con papà?” chiede un po’ preoccupata.
“Ne parliamo domani… tranquilla tesoro…” le sorride cercando di rassicurarla.
“Ok!” si alza, l’abbraccia delicatamente e ricambia l’occhiolino “Buona notte… tra un paio di minuti salgo a casa… ah! saluta Gaetano!” con un sorriso complice.
“Grazie tesoro…” e si avvia verso casa del commissario.

Lui è già sul pianerottolo ad attenderla, con in mano due bicchieri di vermouth, ne hanno bisogno entrambi.
Si apre la porta dell’ascensore, Camilla esce ed appena incrocia i suoi occhi, il suo viso si illumina nuovamente. “Gaetano…”
“Professoressa… ti stavo aspettando…” si avvicina le porge il bicchiere e la bacia.

Entrano in casa, e si avviano in salotto. Si siedono sul divano, abbracciati, accoccolati l’uno all’altra, e tra un sorso di vermouth e l’altro, Camilla racconta il dialogo avuto con Renzo soffermandosi sul fatto che di sicuro, domani vorrà parlare con lui, ma di certo non come un buon vicino. Spera che tra i due non nasca una lite furiosa o comunque non si arrivi alle mani, sa che Renzo è fisicamente meno allenato di Gaetano. Vorrebbe essere presente all’incontro, ma sa che peggiorerebbe la situazione ad entrambi, per cui resterà in attesa di saperne di più. Prega Gaetano di mantenere quanta più calma possibile, su qualsiasi accusa Renzo possa far a lui direttamente e a lei indirettamente.

“Te lo prometto, amore. Stai tranquilla. So come comportarmi… Ma adesso…” cambiando tono ed espressione.
“Adesso?”
“…Professoressa, devo ancora mantenere una promessa… non ricordi?” guardandola dritta negli occhi e facendole salire un brivido lungo la schiena.
“Una promessa? Non ricordo…” adesso è lei che prova a resistere.
“Ah! Non ricordi… Vediamo se così ti ritorna qualcosa in mente…” togliendole il bicchiere dalle mani e posandolo insieme al suo sul tavolo. La guarda. Si avvicina lentamente a lei. Ed inizia con una scia di leggeri baci dall’incavo della spalla, salendo su per il collo, fino ad arrivare alle labbra. E qui parte in quarta. Il bacio diventa subito intenso, passionale, rappresentativo del suo bisogno di amore. Ma non vuole solo il suo corpo, vuole anche la sua anima. Vuole lei. E lei vuole lui. E’ evidente. Non può più nasconderlo. Le mani iniziano ad esplorare, a cercarsi, lui sta per distendersi su di lei ma quel cambio di posizione blocca Camilla. Si ferma. Lo ferma. Le manca l’aria.

“Amore!?” impallidendo e dandosi mentalmente dell'idiota per non aver fatto attenzione.
“…” non riesce a rispondere a causa del dolore.
“Cami… Vieni stenditi meglio…” la aiuta a distendersi meglio.
“…ora passa… mi sa che la tua promessa… deve attendere… non posso ancora muovermi… come vorrei…” riprendendo fiato e colore in viso.
“Non mi importa della promessa! Come ti senti?! Ti prendo un po’ d’acqua aspetta…” va per alzarsi ma lei lo trattiene.
“No, tranquillo… E’ tutto ok!” con tono rassicurante. “Sono ancora troppo indolenzita. Non pensavo che la botta avesse provocato tanto danno… Mi… mi dispiace… per te… per noi…”
“Professoressa, avremo tempo per recuperare… e poi sconterai anche questa occasione mancata!” prova a sdrammatizzare.
“E’ una sorta di punizione?” si inizia a sentire meglio e prova a stare al suo gioco.
“Si… una dolce punizione…” le da un lieve bacio sulle labbra.
“Uhm… Saprò farmi perdonare allora…” sorride e lui capisce che va meglio.
“Non vedo l’ora! Non vedo l’ora!” E’ felice finalmente. E’ sereno. Quella serenità che da tempo, troppo tempo, gli mancava. E che in fondo da quando aveva conosciuto lei non aveva più avuto.

“…Vorrei… vorrei che tu dormissi qui stanotte, con me…” guardandola negli occhi con tutto l’amore di cui è capace “Così posso tenerti d’occhio… Farò il bravo, giuro!” con una mano sul cuore in segno di promessa.
Rimane per una frazione di secondo in silenzio. Non si aspettava una richiesta simile. “…è quello che voglio anche io…” con un dolce sorriso che le illumina il volto.

Gaetano la conduce in camera, l’aiuta a spogliarsi, le porge una sua t-shirt da usare al posto del pigiama e rimane a guardarla in silenzio. Non può ancora credere ai suoi occhi. E lei si sente amata come forse mai nella sua vita. Lui indossa solo un paio di pantaloncini. Si distendono sul letto. Si abbracciano, e lei poggia la testa sul suo petto, trovando una posizione idonea per non sentire dolore. In sottofondo solo il rumore dei loro cuori. E lasciandosi cullare da quel ritmo, si addormentano.

E mentre loro sono immersi nei sogni, una piccola peste li guarda, li studia e nel buio sorride.

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Fine del terzo capitolo.
Una prima fase di chiarimenti si è svolta e spero sia piaciuta.
Quello che più preoccupa è l'incontro Renzo-Gaetano...Avranno bisogno di un aiuto esterno per chiarirsi o ce la faranno da soli, grandi e grossi come sono? :D chissà... ho già in mente un paio di battute interessanti...

Attendo sempre con piacere i vostri commenti e revisioni. :)

Buona lettura.
 
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20 replies since 2/7/2015, 18:39   706 views
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