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Ti amo inutilmente...

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{Fra}
view post Posted on 20/10/2015, 16:44     +1   -1




«L’amore va via, ti amo inutilmente
Ti amo troppo e tu per niente
Ti amo inutilmente
Senza te io non mi sveglio
Tu senza me stai meglio
L’amore va via, ti amo inutilmente»



“Io vi voglio molto bene, ma ho voglia di stare un po’ da sola…sarò una nonna libera e indipendente”
Sono poche parole, due semplici frasi che continuano da giorni a rimbombarmi nella mente in ogni momento, qualsiasi cosa io faccia, mi impediscono pure di dormire la notte. Già, sono notti che non dormo e le poche volte che riesco a prendere sonno la sogno sempre, non riesco più a concentrarmi sul lavoro come dovrei, perché come avevo già detto anche a lei una volta che ci eravamo incontrati davanti ad una clinica in cui aveva lavorato un uomo coinvolto in un caso, la cosa che più mi piaceva nel mio lavoro era che prima o poi, in qualche modo, la incontravo sempre, perché lei si impicciava sempre nelle mie indagini.

E se ora sto così è solo per colpa SUA, per colpa non di una donna qualsiasi ma per colpa della “mia” Camilla, della donna che avrei voluto accanto a me per il resto della mia vita, quella che avrei voluto vedere e baciare ogni mattina al mio risveglio, quella a cui avrei voluto dare la buonanotte ogni sera, l’unica donna con cui ho mai fatto L’AMORE e non solo SESSO. Quella donna che….che qualche giorno fa mi ha scaricato nel peggiore dei modi, con una frase davanti ad una macchinetta nel corridoio di un ospedale e di fronte al suo ex marito, che poi non è neanche ex perché non si sono separati ufficialmente. “Ho voglia di stare un po’ da sola”: ogni volta che ripenso a queste parole sento una fitta terribile al cuore, un dolore incredibile.
E mentre sto qui, seduto sul divano a pensare, improvvisamente mi ritornano in mente tutti i momenti passati insieme, tutti i casi risolti grazie al suo aiuto e alle sue intuizioni. A partire dal nostro primo caso a Roma, dal nostro primo incontro davanti alla porta di casa di quel ragazzo, Nicola Esposito, l’amico della sua alunna ucciso per difendere la fidanzata da due spacciatori; ricordo molto bene quel caso, quello che ci ha fatto conoscere, che pian piano ci ha fatti avvicinare, ricordo la prima cena insieme dopo aver risolto il caso, dopo la scommessa “se è stato un regolamento di conti interno alla camorra mi offri una cena tu, se invece Nicola è morto per difendere Marta dalla droga te la offro io”, mi ricordo ancora le parole esatte che le ho detto, mi ricordo tutto; che poi, in fondo, sono un gentiluomo, non le avrei mai permesso di pagare in ogni caso. E poi ci sono stati altri casi, quello della ragazza russa che ha ucciso il suo sfruttatore, la scomparsa della sua vicina di casa, l’omicidio del marito della sua amica. E poi…e poi alla conclusione di quel caso l’ho invitata a casa mia e dopo aver parlato un po’ mi sono dichiarato, le ho detto di essere innamorato di lei, ho provato a baciarla e lei è fuggita ed è stata la prima di una lunga serie di fughe, di tentativi da parte mia e di rifiuti.
Poi sono passati due anni, due anni in cui non ci siamo più visti, in cui ho risolto molti casi senza il suo aiuto, in cui lei ha continuato ad insegnare e a fare la mamma e la moglie. Fino a quel giorno, quando siamo stati chiamati per l’omicidio di un uomo, ucciso in casa con tre colpi di pistola, ma non in una casa qualsiasi, perché quella casa si trovava proprio di fronte alla scuola dove insegnava lei e così l’ho rivista, abbiamo ricominciato a ‘collaborare’ perché in quel caso era fortemente sospettato un suo allievo e da quel momento ha ricominciato ad impicciarsi nei miei casi, abbiamo ricominciato a vederci sempre più spesso, ho ricominciato a provarci e a provocarla, fino a quella mattina, a quell’incontro al bar che ha cambiato tutto…

*flashback*
Dopo l’inseguimento del karateka coinvolto nel caso della morte di un’infermiera e di un investigatore privato, dopo aver fermato il karateka Torre, Ferrari e Piccolo lo portano in commissariato e io e lei andiamo in un bar poco lontano a prenderci un vermuth, ormai è una nostra ‘tradizione’, la maggior parte dei nostri incontri avvengono o in commissariato o al bar davanti ad un vermuth. Iniziamo a parlare e le mostro una foto trovata in palestra nell’armadietto del karateka, raffigura il cadavere dell’infermiera dello studio del dott. Mattioli, un neuropsichiatra che ha lo studio nello stesso palazzo in cui abita Camilla. E pensare che io non le avevo creduto quando ha detto di aver visto il cadavere, pensavo che se lo fosse sognato, ma in fondo il cadavere non c’era da nessuna parte, come potevo aprire un’indagine sulla morte di una persona se non c’è traccia del cadavere? E poi il ritrovamento della foto…
“E quindi avevi ragione tu…”
“Anche se avrei preferito avere torto”
“Beh succede, a volte nella vita si vedono delle cose che preferiremmo ignorare…e sto parlando anche dei sentimenti”, lei fa una faccia stupita, come se non capisse e mi chiede “scusa??”
“Sbaglio o poco fa ti eri preoccupata per me?”
“No, semmai mi ero preoccupata che ti facessi scappare il karateka”
“Ah ecco, eri preoccupata per lui, non per me?” e, dopo aver negato per un momento, dopo averle offerto il mio vermuth ecco che confessa “vuoi la verità? Mi ero preoccupata per te!” e così insisto, voglio continuare a provocarla per vedere cosa mi risponde “e perché?”
“Perché a te tengo molto”
“Anche io a te, e lo sai”, eh già Camilla, lo sai molto bene quanto tengo a te, lo sai molto bene che ti amo, perché sono stato io stesso a dirtelo e nonostante i due anni passati senza vederci non è cambiato nulla. A questo punto ci alziamo, usciamo dal bar e mentre camminiamo lei dice “e comunque il tuo vermuth non l’ho bevuto”
“Peccato, perché in vino veritas”
“Ma non ho mica bisogno di bere per dirti la verità”.
Ed è un attimo, mentre stiamo per attraversare la piazza arriva un furgoncino a tutta velocità che rischia di investirla, riesco a tirarla indietro appena in tempo, siamo entrambi sotto shock, ci fissiamo per qualche secondo e poi…il bacio. È la prima volta che ci baciamo e a me sembra incredibile, non riesco a descrivere quel che provo in questo momento; l’uomo alla guida del furgone scende, deve averci chiesto se va tutto bene, ma noi non lo sentiamo, lo sento solo quando richiude la portiera dopo essere risalito a bordo del veicolo e riparte. Ci stacchiamo, ci fissiamo per pochi istanti e poi le scappa…di nuovo! *fine flashback*


Dopo quell’incontro abbiamo continuato a collaborare fino alla risoluzione del caso, io ogni tanto cercavo di parlarle di quel bacio, quel bacio che a me aveva sconvolto, ma che a lei sembrava non aver fatto alcun effetto, dato che si comportava normalmente ed evitava l’argomento.
E poi è arrivata quella proposta, il trasferimento a Praga e io l’ho accettato, l’ho accettato per allontanarmi da lei che tanto avevo capito non avrebbe mai lasciato il marito per me e me l’ha pure detto dopo che io ho provato per l’ennesima volta a baciarla e lei mi ha detto di no: “perché tu mi piaci e ti voglio bene, però amo mio marito…”. Dopo averla accompagnata a casa le ho comunicato del trasferimento, forse perché speravo che lei mi avrebbe impedito di partire e ci ho sperato fino all’ultimo all’aeroporto, speravo di vederla comparire tra la folla, speravo che mi fermasse, che mi dicesse di non partire perché voleva stare con me…speranze, solo speranze!
E così sono partito; a Praga ci sono rimasto tre anni e lì ho conosciuto Roberta, una giornalista. Ci siamo incontrati, abbiamo iniziato a frequentarci e lei si è innamorata di me, io le volevo bene e speravo di riuscire ad innamorarmi anche io prima o poi, ma in testa avevo sempre e solo Camilla, non riuscivo a dimenticarla. Siamo ritornati insieme a Roma, dovevamo sposarci, ma poi ho incontrato di nuovo Camilla sulla scena di un delitto al Teatro Marcello e lì sono ricominciate le nostre collaborazioni, ma c’era una differenza sostanziale rispetto al passato: Roberta e il nostro imminente matrimonio. E di nuovo mille incontri con la prof., ogni scusa era buona per vederla, parlavamo di tutto e ci siamo anche dati consigli a vicenda sulle nostre situazioni sentimentali, incredibile!, io a darle consigli su come far pace con Renzo e come superare il loro momento di crisi, la ‘pausa di riflessione’ e lei a darmi consigli sulla mia storia con Roberta. Ma io continuavo ad amare Camilla e questo Roberta l’ha capito, ma ha fatto finta di nulla, finta di non vedere, non mi ha mai detto niente. Forse anche lei sperava che con il tempo le cose potessero cambiare. Ma poi pochi giorni dopo il nostro matrimonio saltato, sempre per colpa della Prof, l’ho rincontrata per caso e lei, accecata dalla rabbia mi ha confessato di aver sempre saputo tutto, di aver notato come io guardavo Camilla e di aver capito dai miei sguardi quello che io provavo. E mi ha tirato uno schiaffo e beh, forse me lo sono meritato per come l’ho trattata.

E poi…c’è quell’episodio che io non ricordo volentieri, quando nel delirio di una febbre molto alta, a casa di Camilla, le ho detto di sparire dalla mia vita, di lasciarmi libero di rifarmi una vita, perché tanto lei aveva suo marito e sua figlia e loro sarebbero sempre venuti prima di me. Non ricordo assolutamente quel momento, lo so perché me lo ha detto lei dopo che ci siamo incontrati qualche anno dopo qui a Torino.
Dopo quella terribile serata lei ha preso sul serio le mie parole, è sparita senza dirmi nulla, ho poi saputo che era partita per Barcellona con la famiglia; sono rimasto un ancora per un breve periodo a Roma, ma poi non ce l’ho più fatta, ogni cosa mi ricordava lei e così ho chiesto il trasferimento e sono finito a Sondrio…e lì è successo di tutto…la vita da single, dongiovanni, ogni sera in giro per locali, ogni sera con una ragazza diversa…fino a quando non ho incontrato Eva, che poi è rimasta incinta ed è nato Tommy. Ho sposato Eva, ma non andavamo d’accordo, avevamo due caratteri incompatibili e così sono fuggito e l’ho lasciata sola con un figlio da crescere; un po’ me ne vergogno, sono stato un vigliacco e un infame, ma non ce l’ho fatta e mi sono fatto nuovamente trasferire, questa volta a Torino.
E dopo due anni qui ho incontrato di nuovo LEI, che nel frattempo si è trasferita per seguire il marito e vive nel mio stesso palazzo (incredibili coincidenze! O forse destino?!?). E poi le regole stabilite per ‘vivere in pace’, ma non sono servite a nulla, abbiamo ricominciato a frequentarci e a collaborare come prima o forse più di prima, ho ricominciato a provarci e lei ha continuato a respingermi, fino agli ultimi mesi, in cui è successo quello che ho sempre sognato, lei è caduta tra le mie braccia…ma il sogno è durato troppo poco, i miei sogni si sono infranti in quella stanza di ospedale pochi giorni fa. Io l’amavo, l’ho sempre amata e continuerò ad amarla. Lei? Non lo so, pensavo che provasse qualcosa per me, forse non ancora Amore, ma speravo potesse diventarlo e invece no! Invece mi ero solo illuso, invece lei mi ha illuso e ora non ho più certezze, se non che penso che mi abbia soltanto usato per smettere di pensare a Renzo e a quello che le aveva combinato, si è divertita perché in fondo ha sempre provato attrazione per me anche se non l’ha mai detto, ma quando era ora di fare le cose sul serio è fuggita…di nuovo!!! Ha scelto di restare sola e me l’ha detto in quel modo!!
Eppure mi sarebbero bastate poche parole, in un momento di tranquillità quando eravamo solo io e lei, mi sarebbe bastato che mi dicesse che provava qualcosa per me, ma che al momento aveva bisogno di restare un po’ da sola, tranquilla, di dedicarsi solo a se stessa e alle sue due donne, sua figlia Livietta e la piccola Camilla; io l’avrei capito, l’avrei accettato e l’avrei aspettata…sono dieci anni che aspetto, che sarà mai qualche mese o un anno in più….mi sarebbe bastato solo avere qualche certezza, una minima conferma da parte sua…e invece niente!

Ma ora basta! Dopo dieci anni non posso più continuare a starle dietro e continuare ogni volta a soffrire perché non posso averla solo per me…stavolta basta per davvero, ho sofferto troppo per lei in tutti questi anni! È ora di pensare un po’ a me, di allontanarmi un po’ da lei, è ora di smettere di soffrire. Ma come faccio? Dove vado? Un altro trasloco? Chiedo un trasferimento? No, non posso! Non posso perché qui a Torino ormai sto bene, perché il commissariato ormai è diventato per me come una seconda casa e la mia squadra come una seconda famiglia, perché non potrei mai immaginare il mio lavoro senza Torre, senza il mio grande amico che si è fatto trasferire da Roma a Torino per me, lui che è meridionale, orgoglioso di esserlo e si è fatto trasferire nel ‘profondo nord’, nella fredda Torino per me e poi…perché nonostante tutto, nonostante io stia soffrendo come un cane non riesco ad allontanarmi così tanto da lei…ma ora non posso neanche restare qui!

E allora decido che rimane solo una possibilità: c’è solo una persona che mi manca da morire e che può farmi star meglio. E allora mi alzo da questo divano, prendo il telefono, compongo il numero e dopo pochi squilli qualcuno risponde:
“Pronto….”
“Pronto, Eva…”

Eccomi qua con questa storia...l'ho già postata su EFP e lo faccio anche qui. :) L’idea mi è nata dalla delusione per il finale della serie. Questo primo capitolo, probabilmente un po’ più ‘lento’ perché introduttivo, perché si parla solo dei sentimenti di Gaetano e ripercorre un po’ la loro storia, ma ho un’idea in mente per continuarla. L’unica cosa che vi posso anticipare è che…ho intenzione di far soffrire un po’ Camilla, ora tocca un po’ a lei stare male e inseguire Gaetano. Il prossimo capitolo non so quando lo scriverò perché in mente ho un’idea un po’ vaga di come proseguire, devo riuscire a scriverla e a renderla in modo credibile, senza stravolgere troppo i personaggi. Grazie a chi leggerà e commenterà, ma anche a chi leggerà soltanto senza commentare…insomma grazie a tutti. A presto!
 
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Soul of Paper
view post Posted on 20/10/2015, 18:42     +1   -1




Ciao Fra!

Che bello trovare una tua nuova storia!

Mi è piaciuto molto il riassunto e inoltre trovo una bella evoluzione nel tuo stile di scrittura rispetto alle tue storie precedenti, si vede una maturazione, quindi brava!

Per il resto... non mi aspettavo il colpo di scena finale. Mi sembra che Gaetano Eva non la sopporti xD, quindi immagino che Gaetano voglia con sé Tommy ;).

Non vedo l'ora di leggere il prosieguo!
 
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view post Posted on 20/10/2015, 19:35     +1   -1
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Toscana! abbestia!

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è ma che bello il tuo racconto!
Daje mi garba abbestia!
Proprio scritto bene...poi lo avevi già postato su EFP se non erro...
Comunque, i mie complimenti.
Questo raconto è davvero molto belo, emi è scesa una lacrimuccia nel lggerlo. Insomma... non so come spiegartelo, ma se un testo mi piace, io mi ci imedesimo.
Con gli scritti tuoi e di soul...io ci riesco benissimo.
Brava Fra!
 
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{Fra}
view post Posted on 20/10/2015, 21:21     +1   -1




Si, l'ho già postata su efp oggi pomeriggio...!! E oddio, grazie!! Non Mi aspettavo tanti commenti positivi!! 😊😊😊

@Soul: ho letto la tua recensione anche su efp...grazie!! Mi fa molto piacere leggere un commento positivo da te, che sei, a parere mio una fantastica scrittrice 😊 si penso anche io di essere cambiata nel modo di scrivere e te l'ho anche detto più volte...poi non so probabilmente mi serve anche qualcosa che mi sia una spinta a scrivere, come in questo caso la delusione per il finale di serie, mentre in precedenza avevo iniziato a scrivere così dal nulla e l'ispirazione è presto svanita...
Per quanto riguarda il finale, si, la persone che gli manca da morire e che vuole vedere è Tommy, ma poi chissà cosa può succedere anche con Eva 😂😂 fondamentalmente non ne ho ancora idea chiara nemmeno io...si vedrà!!

@Anya: oddio grazie...penso che l'esser riusciti a trasmettere un'emozione e che ci si immedesima leggendo sia uno dei complimenti più belli che si possano fare ad una persona che scrive!! Ora mi commuovo io 😅😅
Ed era poi quello che volevo fare con questo capitolo...rendere in maniera, dal mio punto di vista più credibile e più reale la reazione di Gaetano, far immedesimare chi legge nel personaggio!!
p.s: prima o poi arrivo anche a commentare la tua :D sono un po' indietro con i capitoli, ma prima o poi ce la farò! :B): :B):

Edited by {Fra} - 21/10/2015, 15:01
 
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Soul of Paper
view post Posted on 20/10/2015, 21:53     +1   -1




@ Fra

Grazie mille sono felice che mi consideri addirittura una fantastica scrittrice. E sì ti stai evolvendo, è normale. E non vedo l'ora di leggere le tue idee!
 
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{Fra}
view post Posted on 20/10/2015, 22:00     +1   -1




Prego...lo penso davvero!! Negli ultimi anni ne ho lette parecchie di fanfiction, da quelle sulle serie tv a quelle su cantanti vari e raramente ho trovato scrittrici che mi coinvolgessero, mi facessero immedesimare tanto nei personaggi e in quello che scrivevano come fai tu con le tue due storie!! ☺☺☺
Come ho già scritto a fine capitolo non so quando pubblicherò il prossimo perché tra pochi giorni inizio tirocinio e perché stavolta voglio scrivere, rileggere e fare tutto bene e con calma!!
 
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Soul of Paper
view post Posted on 20/10/2015, 22:15     +1   -1




Grazie mille, mi fai arrossire :)!

Tranquilla, ti capisco benissimo, scrivi e pubblica quando puoi!
 
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Glory70
view post Posted on 21/10/2015, 09:22     +1   -1




Bella questa storia, trasmette tutta la delusione che prova Gaetano per la decisione e il modo di comunicarla di Camilla e , devo dire, anche la delusione di noi fan che seguiamo questa coppia della prima stagione.
Sono contenta che farai soffrire Camilla , ora è il suo turno visto che Gaetano con lei è stato sempre sincero sui suoi sentimenti è ora che anche Camilla cominci a capire che un po' di sincerità e chiarezza da parte sua è necessaria .
Aspetto il seguito .
 
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7 replies since 20/10/2015, 16:44   143 views
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