Ma non mi fermo più, per me un sogno che prende forma

intanto questo mi aiuta descrivere come si sente Camilla nei giorni successivi...

Tornerò... Tornerò meno fragile..
Resterò alla finestra mentre un altro giorno passa in fretta...
Resta lì pure in silenzio,
giudica ora che non avrai più paura di soffrire ancora…
Dormi tranquillo e stai lontano dai miei sbagli.
Intanto che riposi io continuo a chiedermi
perché urlo e poi tu non mi senti..
E dimmi se a volte poi mi cerchi tra la gente
e se è soltanto pioggia o sono lacrime...
Allungo le mie mani ma tu sei distante..
Sparirò come pioggia nella sabbia...
Brillerò tra le stelle,
chiudi gli occhi e riuscirai a toccarmi...
Dicono che non si può rinascere..
Facile dirlo per chi non ha incontrato la tua pelle…
E dormi tranquillo e stai lontano dai miei sbagli.
Intanto che riposi io continuo a chiedermi
perché urlo e poi tu non mi senti..
E dimmi se a volte poi mi cerchi tra la gente
e se è soltanto pioggia o sono lacrime...
allungo le mie mani ma tu sei distante..
Proprio ora che allungo le mie mani ma tu sei distante...

" Urlo e non mi senti" cantata da Alessandra Amoroso.



e così invece è per Gaetano...

Quando parlerò di te..
Non avrò lacrime da offrire..
l'autunno intorno e dentro me
e un gran silenzio da smaltire..
In una notte che non so
cambiasti umore e vita mia
lei abbassò gli occhi e disse no
lì fini una magia..
Tornare libero così..
non era quello che volevo..
e mentre parlerò di te
di quel rimpianto sarò schiavo;
non è normale alla mia età
stringere una fotografia..
Lasciarmi andare non dovrei
ti vorrei..ti vorrei..
Dimmi di no dimmi di no quando verrò..
lasciami là senza pietà se insisterò..
avevo promesso che avrei dimenticato..
che non sarei ritornato indietro mai..
non ho quella volontà.. peccato.. anche l'orgoglio mi ha tradito..
trovassi anche tu la pace..anima mia!
Dimmi di no dimmi di no dimmi di no..
se mi darai la libertà io guarirò..
non dovrò più mendicare.. nessuna carezza da te..
ti prego lasciami andare..
non insistere.. fallo per me..
dimmi di no..
Quando parlerò di te..
sarà fiorita la mia serra..
la primavera tornerà..
niente più ostilità nè guerra..
L'amore cresce a parte noi..
percorrerà la strada sua
ma quando parlerò di te
la mia mente andrà via..
Ti scorderò ti scorderò ti scorderò..
davanti a Dio prometto che ti scorderò..
dimmi che fine farà questa passione..
saprò raccontarmi che non esisti più?
Un'imprudenza averti amato..
non riavrò indietro ciò che ho dato..
scusami se non ti perdonerò..
ti scorderò ti scorderò ti scorderò..
ci proverò..

" Quando parlerò di te" Renato Zero

Edited by elibennet - 2/5/2013, 15:23

si hai ragione Fra. non volevo ammorbarvi ancora con i Modà, non se piacciono a tutti.

In auto mentre va da Camilla...non vi dico chi è ma tanto si capisce.

< Basta! Ora vado da lei. Non può continuare così, ha anche una figlia di cui occuparsi diamine! Sembra come svuotata dell'anima. Mangia, dorme, va al lavoro, sta con Livietta ma ha spesso lo sguardo fisso nel vuoto, la mente persa nei suoi pensieri e anche le occhiaie, regalo di una notte insonne. Sono settimane che è in questo stato. Non mi ha voluto dire niente ma so che è succcesso qualcosa e so anche con chi! :è colpa sua!
Me ne sono accorto subito quando sono tornato a Torino. Dopo tanti anni di convivenza puoi dire di conoscere quasi a menadito il compagno, anzi a volte capita di sapere ciò che vuole prima ancora che lo capisca da sé. Ed io già a Roma avevo capito quanto lei si divertiva a giocare al poliziotto e il poliziotto a giocare con lei. Ma anche se facevo l'Otello sapevo che potevo fidarmi di Camilla.
Quel poliziotto-superpiù! I guai sono ricominciati da quando lo ha rincontrato. Ma io dico, che male ho fatto?! chi da lassù continua a metterlo sulla nostra strada! Se qualcuno lo trova divertente, io per niente. Certo, ora siamo separtai e Camilla puà fare quello che vuole con chi vuole ma deve essere proprio lui?
Ormai ho accettato la sconfitta ma non posso vederla così, ho ancora un forte istinto di protezione nei suoi confronti e mi piacerebbe tanto sapere che le ha fatto!>
Arrivato alla porta dell'ex moglie si ferma per suonare. Ha le chiavi ma vuole darle il tempo di sistemarsi per non fargli vedere che ha pianto, come capita spesso quando passa il pomeriggio da sola in casa e non deve recitare per lui o la figlia. Così lei fa finta che è tutto normale e lui fa finta di non vedere.
C "Ciao Renzo come mai sei passato a quest'ora? Non avevi una cena di lavoro?"
R "Si ce l'ho infatti. Sono solo passato un momento per vedere Livietta " < scusa pietosa amico>
C " Ma non ricordi che le avevamo dato il permesso di passare questo fine settimana in montagna da Laura? E' partita un ora fa."
R "Ah già, era questo week end? Lo avevo rimosso,scusa, comunque poco male, vorrà dire che domani a cena andiamo solo noi due"
C " A cena chi scusa?" chiede Camilla perplessa.
R " Noi due, domani. E' sabato sera. E non dire di no perchè hai promesso"
C " Renzo ma che dici? Quando mai ti ho promesso che sarei venuta a cena con te?" domanda lei sempre più confusa.
R " Ora non fare la smemorata di Collegno, ti dico che hai promesso!"
A Camilla fa tenerezza: ha capito perfettamente il suo tentativo di farla uscire per distrarsi. E' davvero tentata di accettare però e in un impeto di ribellione verso se stessa e il suo crogiolarsi nel dolore risponde " Sai che ti dico, si mi ricordo. A che ora mi passi a prendere?"
Renzo non pensava che sarebbe stato così semplice e improvvisa " Ehm... allora va bene? Si, alle otto? Ti aspetto giù, cosi non perdo tempo a cercare parcheggio."
Ah sempre pratico lui, non come ...

come sempre grazie per la pazienza con cui seguite la storia e per tutti i commenti. mi fa molto piacere sapere come la pensate, sempre e comunque.



Quello stesso giorno, da un altra parte della città.

" Vabbè Torre, qui è tutto apposto e io me ne vado a casa. Ci vediamo domani"
" Va bene...ah dottò prima ha telefonato una certa Sabrina. Voleva sapere se è tutto confermato per domani sera e se può richiamarla più tardi."
"Ok grazie. Buona serata" risponde freddo Gaetano e se ne va.

< Ecco fatto. Come si tocca il tasto donne si irrigidisce e gli compare quella strana luce negli occhi. Strana solo per me che lo conosco bene.
Come sono contento che sia riuscito a farmi trasferire qui a Torino con lui. Da Roma volevo andarmene, troppi ricordi di Nancy e di Susanna che mi facevano sentire ancora più solo. Così quando ci siamo sentiti a Natale per farci gli auguri, mi è scappato di dire che volevo chiedere il trasferimento ma non avevo una città in mente. E lui mi fa "Perché non qui con me? Come ai vecchi tempi Torre? Che te ne pare? " io senza pensarci due volte ho accettato e da un paio di mesi sto qui. Non è stato tanto difficile, forse ci ha messo una buon parola lui...eh un capo così erano anni che non lo avevo e ritrovarlo mi ha fatto proprio piacere. Però ultimamente mi preoccupa un po'; si vede che ha qualche pensiero ma non è il lavoro, no di questo sono sicuro, è stimato da tutti qui al commissariato. Ma allora vuoi vedere che...?
Del resto c'era da immaginarselo, dopo che ho scoperto che anche un altra persona si trova nella stessa città. Certo che il destino a volte ci si mette proprio di punta per far accadere le cose. Uno prova ad evitarle, scappa ma tanto poi, se vuole, te le rimette davanti.
C'era anch'io quando si sono rivisti. Stavamo al funerale di un tizio ammazzato che poi si è scoperto essere il padre di un suo allievo! Che dicevo del destino...ah si che fa brutti scherzi.
Mamma mia che faccia c'avevano tutti e due quel giorno. Lui sembrava aver visto la madonna e lei un fantasma. Mi veniva quasi da ridere se non fosse che stavamo ad un funerale...anzi mo' che ci penso, secondo me proprio perché stavano con una bara in mezzo ai piedi, non si sono riabbracciati come fanno gli attori in certi film americani anni '50. Sai che scena se lo avessero fatto, con la vedova e i parenti del defunto tutti li a guardare.
Da allora mi sembra di essere tornato indietro di qualche anno. Tutto come un tempo, la prof che si intromette nelle indagini, lui che fa finta di prendersela ma poi segue i suoi consigli. Vabbè se per quello lo faccio pure io. Andrebbe bene se fosse solo quello il problema. Ma qua gatta ci cova...come anni fa, cova, cova ...>

ahahaha grazie Manu, ma tu pensa...io volevo scriverla come la storpiava Torre e invece l'ho scritta giusta ahahah. diceva gatta ci cala mannaggia a me
Stasera se riesco posto qualcosa di nuovo che ho già scritto, ho aspettato perché vorrei aggiungere altro ma ho il piccoletto con la febbre da ieri e ancora non sono riuscita
. un bacio a tutte

sabato sera a casa Baudino

Sono quasi le otto.
Renzo è sempre puntuale.
La maglia marrone con i pantaloni o quel vestito nuovo che non ho ancora mai messo?
Sono quasi le otto e io ancora non so che mettermi.
Vabbè, dopo tanti anni è abituato ai miei ritardi cronici.
Cosa ci si mette per andare a cena con il tuo ex marito?
Si ma io devo vestirmi per me non per lui, non devo affascinare nessuno, solo me stessa.
Ok vada per il vestito.
Devo darmi una scrollata, non è da me...tutto questo tempo ad aspettare cosa? una telefonata? Un incontro al bar o sotto la scuola? Una denuncia 'fortuita' da fare al commissariato? A proposito, non devo denunciare niente vero? Ahhh Camilla, si c'è una cosa che hai smarrito : il tuo amor proprio.
Sono le otto.

Intanto in un altro posto, un' altra strada, un altro pianeta... in auto, un altra coppia sta andando fuori a cena.
< Non devo sentirmi in colpa se dopo settimane ho deciso di uscire di nuovo. Non devo ma mi ci sento. Non solo perché cerco di distrarmi ma soprattutto perché lo sto facendo con lei.So che Sabrina non se lo merita ma resta il fatto che la sto usando. E' una brava ragazza, un avvocato. L'ho conosciuta in ufficio dal procuratore,il suo cliente all'inizio delle indagini era un forte sospettato. Poi si è dimostrata la sua innocenza, con l'aiuto di... comunque...
mi sento come se sto tradendo mia moglie, ma io una moglie non ce l'ho!
Sono cosi altrove con la testa che ho paura di non riuscire a tornare. E non voglio restare nell'inferno in cui mi trovo.>
S " Un penny per i tuoi pensieri, o dovrei dire un euro?"
Gaetano accenna un sorriso e solo per un secondo pensa se sia il caso di vuotare il sacco e liberarsi la coscienza o continuare a fingere un interesse che è solo superficiale "per ora" si ritrova a dire ad alta voce. < Ca..o ma che è sto vizio che m'è preso di dire le cose ad alta voce? Devo essere un po' stressato>
S "come dici scusa?"
G "ehm volevo dire...per ora lasciamo ancora un po' di mistero, stasera nessuna domanda , ti va?"
S "ah vuoi giocare all'uomo misterioso e va bene giochiamo, ma sono pur sempre una donna e pure avvocato, mi piace sempre sapere le cose, belle e brutte quindi si, per ora"
S " posso chiedere almeno il nome dell ristorante?"
G " Mnnn allora proprio non ti piacciono le sorprese? Ti do un indizio! Stiamo andando a Corso Palestro"
S " Ah allora ho capito, ottima scelta...anche del nome del ristorante"
< E' cominciato, il gioco di seduzione che donne come Sabrina iniziano quando ti vogliono far capire qualcosa, battutine con doppi sensi, sguardi languidi. Dovrei essere eccitato ma mi sento solo annoiato e anche la serata è appena cominciata>

Al centro di Torino il ristorante "Galante" è un locale intimo che offre ai suoi clienti un atmosfera in stile liberty. Un altra coppia sta cenando e la serata procede molto gradevolmente con grande sorpresa di Camilla. < Ho fatto bene ad accettare di venire> sta pensando lei mentre l'ex marito è deciso a far passare alla compagna una bella serata. Certo c'è stato un leggero imbarazzo appena arrivati, quando si è presentato il Maitre Gaetano ma entrambi hanno fatto finta di niente e sono andati al loro tavolo.
C " E' carino qui, già c'eri stato ?"
R " Si per lavoro, con i miei soci e un paio di clienti." < ma vattelapesca se sapevo come si chiamava il maitre...è una persecuzione!">

Un annotazione: ho fatto una piccola ricerca per inserire il nome di un vero ristorante di Torino e cercando su internet cosa ho trovato? Un locale che si chiama galante e che ha davvero il maitre che si chiama Gaetano! Quando si dice il destino!

Gaetano la vede poco dopo essere entrato tenendo sotto braccio Sabrina e a stento sente il maitre che gli indica il loro tavolo. Si trovano in fondo alla sala ed entrambi stanno un po' di profilo, così non si accorgono della sua presenza...ma cosa ci fa con lui? Perché sono insieme? Perchè sembrano un po' appartati, come fosse una cenetta intima? Chi ha prenotato 'quel' tavolo?Cos'è che aveva detto quella maledetta sera? Che lui voleva riprovarci? Ma lei ha detto che mi ama! E' così che ami Camilla? Oddio la testa, mi sembra di essere salito su una giostra che va sempre più veloce e io voglio scendere...
S " Gaetano ....Gaetano andiamo al nostro tavolo? Il maitre ci sta aspettando...ma chi hai visto?"
G " Scusa, si andiamo"
Gaetano ritorna in sé solo dopo aver letto la carta dei vini e scelto cosa prendere. Poi rompe l'imbarazzante muro del quasi silenzio e chiede:" Ti piace il ristorante? Già lo conoscevi? Quando ci sei venuta?"
La riempie di domande per non pensare alle sue o alle risposte che potrebbero essere peggio. Da dove sono ora è impossibile vederla o essere visti. Il locale è affollato e loro si trovano dietro una spece di curva che ha sala. Può far finta di niente e continuare a cenare cercando di escludere dalla testa quella parte del ristorante...ma è impossibile. E poi Sabrina non è una stupida, ha capito qualcosa. E infatti " Vuoi parlarne?"
G " Parlare di cosa?"
S " Guarda che ho visto come vedevi quella coppia quando siamo entrati. Già mi sembravi assente in certi momenti in auto ma da quando ci siamo seduti stai proprio su un altro pianeta. Possiamo continuare a fingere se vuoi e continuare al gioco del mistero ma non mi sembri particolarmente in vena di giocare...almeno non con me. E ora guardami negli occhi e dimmi che mi sbaglio"
Gaetano è colto completamente alla sprovvista e incassa il colpo:" Touché. Scusami, la tua compagnia è piacevolissima ma il problema sono io o è lei, ancora non l'ho capito...o forse siamo noi, cioè io e lei..."
Sabrina sorride e lo interrompe : " Ahh allora c'è una lei, che ti manda in villeggiatura il cervello anche, da come descrivi il problema".
Dopo qualche bicchiere di vino delle Langhe, un paio di filetti di spigola al curry e un racconto sommario della sua storia con Camilla, Gaetano le dice:" Sai, devi essere davvero speciale avvocato, se dopo averti portata fuori a cena, la passo parlandoti di un altra "
S " Non sai cosa ti sei perso"
G" Già, purtroppo "Ridono entrambi della sua battuta perché tra loro è subentrato un clima di cameratismo, specie dopo che anche Sabrina ha raccontato un po' della sua storia. Anni passati dietro ad un procuratore di Milano, mezzofidanzato ed eterno indeciso. Qualcosa in comune ce l'avevano dopotutto!


@ manu: dai commenti che ho letto sul vero ristorante non dovrebbe essere particolarmente ricercato ma in fondo loro possono, sono personaggi inventati e pure con bei stipendi . Per quanto mi riguarda, io non mi trovo a mio agio in ristoranti dove c'è il cameriere che per tutta la sera sta in piedi dietro di te per riempirti il bicchiere...mi è successo una volta ad una cenetta intima (che poi così intima non lo è + secondo me) dove mi ha portato un ragazzo che ora è mio marito (si l'ho sposato lo stesso ) e ho capito una cosa: Mai Più! Forse è questione di esserci abituati ed io non lo sono quindi...va bene un ristorante normale, poi di questi tempi soprattutto la pizzeria