" ennò che non posso" continua Camilla
"Vuoi dirmi che ti senti in colpa per tuo marito? Camilla sei tanto una brava investigatrice ma su certe cose proprio non ci arrivi?"
Camilla ha un brivido che le corre lungo la schiena e domanda "a cosa ti riferisci? " pensando forse che in qualche modo lui abbia scoperto già tutto.
"Quello che voglio dire è che se siamo qui, insieme a quest' ora, a baciarci come due ragazzini in macchina..."e dopo aver lanciato uno sguardo intorno aggiunge "ad appannare i vetri... forse e dico forse" < si, ma in senso ironico cara > "mi pare di capire che anche tu lo vuoi. Siamo adulti e ti conosco Camilla. Non faresti niente di tutto questo se provassi ancora qualcosa per tuo marito. Ho finalmente qualche chance? Vero?"
L'incrinazione di voce che gli è venuta fuori su quest'ultima domanda farebbe pensare più ad una richiesta di assicurazione che non ad una affermazione di una certezza ma a parte questa 'scivolata' gli sembra di aver detto come la pensa. Ma allora perchè legge sorpresa nei suoi occhi? Forse ha fatto anche un sospiro di sollievo... "Camilla...Camilla parlami per favore..."
" Tu davvero pensi che io possa stare qui con te ed avere ancora un dubbio su quello che provo per te? Io ti amo Gaetano".
"Amore mio" Le sue mani in attimo risalgono i suoi fianchi, dove si erano poggiati dopo la sua dichiarazione e si incrociano dietro la sua schiena, stringendola in un abbraccio, solo un abbraccio. Forte, possessivo finalmente e liberatorio, con il mento poggiato sulla sua spalla inalando il suo profumo inconfondibile. Quante notti il ricordo del suo profumo lo ha tenuto sveglio? Ora vuole inspirarlo con calma, non di sfuggita come ha fatto fino ad ora nei rari momenti in cui lei si avvicinava, tanto da tormentarlo appunto nei sogni la notte. E vuole assaggiarlo, su quel collo su cui già una volta le ha detto che avrebbe voluto morirci sopra, così comincia a baciarla con la lingua proprio li.
< NO, ORA O MAI PIU Camilla>" IoeRenzononstiamopiùinsieme" < ecco l'ho detto, tutto in un getto> pensa Camilla.
< Ooo ecco la doccia gelata! E' arrivata allora, mi stavo preoccupando> è il pensiero istantaneo di Gaetano. Poi ne seguono altri ma di tutt'altro genere, anche irripetibili se vogliamo. Ma resta comunque immobile, in una posizione che ora alla luce dei nuovi fatti è diventata tutt'altro che romantica, anzi alquanto imbarazzante ma lei ha bisogno di spiegargli e continua, dopo aver aspettato un po' e non aver ricevuto nessuna reazione verbale da parte sua " E' succeso già da un anno, la separazione intendo. In questi giorni lo hai visto spesso a casa con me perché comunque siamo rimasti amici, gli manca molto il rapporto con Livietta. La notte addirittura si ferma a dormire, sul divano" < si affretta a chiarire Camilla < "Anche se ha lasciato intendere ultimamente che vorrebbe riprovarci, dice che gli manco cioè che gli manchiamo, si insomma, gli manca la sua famiglia ma io non ne ho alcuna intenzione. Già è successo una volta, ma una volta che una cosa si rompe è difficile che torni come prima, resta la crepa anche se sei un bravo restauratore. Lo so perchè una volta si è rotto un vaso in porcellana di mia madre a cui lei teneva tanto. L'abbiamo portato subito ad aggiustare da un amico che lavorava ai musei vaticani cioè lavora...boh... non l'ho più sentito...vabbè comunque, la crepa si vedeva, forse perché noi sapevamo la verità ma ti giuro che c'era ancora."
Intanto Gaetano aveva cambiato posizione. Al momento in cui ha nominato il divano si era staccato da lei e quando ha cominciato la storia del restauratore già aveva girato la testa e ora guardava drittto fuori dalla macchina perso nei suoi di pensieri.
< E' un torrente in piena. E' chiaro dalla confusione in cui si sta esprimendo che si sente in colpa per non avermelo detto prima. Ma perché? E questo che mi sta tormentando. Dovrei essere al settimo cielo! Finalmente la donna che amo non solo mi dice che è libera ma che ricambia il mio amore. Siamo liberi di amarci...liberi...liberi...per un polizziotto questa parolea ha molte sfumature. Poche persone sanno cosa vuol dire veramente la libertà: chi non ce l'ha più per davvero e chi di mestiere la toglie agli altri. Lo sguardo di una persona che va in prigione non lo scordi più, è un ricordo che ti porti dentro dai primi anni di accademia. Ora non mi vedo allo specchio ma sono certo di non avere lo sguardo di uno che invece ha riavuto la libertà. Certo, nel mio caso si tratta di avere finalmente la libertà di amare e questa non è la legge a dartela ma un altro cuore veramnente libero ma da tutto, non solo dall'affetto verso un altro ma soprattutto dalla paura o come in questo caso dai pregiudizi. Hai pensato che il mio amore per te fosse un capriccio, che appena lo avessi saputo avrei cercato di porarti a letto e poi dopo essermi tolto lo sfizio finalmente, ti averi mollato! Mi hai messo alla prova? E' cosi che mi consideri? Un uomo da poco? Ma davvero ancora non mi conosci per niente? Ma come puoi solo pensarlo? Io che bacerei la terra dove cammini se solo me lo permettessi. Non ti ho mai spinto a fare nulla, nulla che tu non abbia voluto. Ho sempre rispettato i tuoi spazi, i tuoi rifiuti, la distanza che hai messo tra noi, fisica e non.
La fiducia è una gran cosa si dice sempre. Ecco cosa significa. Non hai avuto fiducia in me, in noi, nel mio amore per te; è questo che mi fa male. Perché non me lo hai detto? < continua a ripetersi >
Senza voltarsi neanche una volta dalla sua parte, Gaetano riaccende la macchina."Ti riporto a casa" le dice "
Camilla non ha il coraggio di dire più nulla. Si sente vuota, ha le lacrime agli occhi ma con l'orgoglio le ricaccia indietro. <ancora non è il momento, a casa> si dice < a casa potrò piangere, tutta la notte se voglio ma non ora, non qui, non davanti a lui. Non solo potrebbe pensare che sono una stupida ma anche che cerco di intenerirlo. Gli ho fatto male. Lo conosco, l'ho capito. E' freddo e distante ma si sta trattenendo per non scoppiare ad urlare. Anche io vorrei tanto urlare ora...amore mio scusa, sono una stupida> ma il groppo che ha in gola non riesce a farle dire queste ultime semplici parole, così resta zitta mentre lui la riporta a casa.
Arrivati a destinazione lui sempre, senza voltarsi, fissando il vuoto davanti le dice" Lo sai cosa mi fa più rabbia? Eravamo ad un passo dalla felicità, ero ad un passo da te. Non sai quanto lo avevo sognato ma con questa cosa hai rovinato tutto. " E così facendo riparte sgommando, lasciandola sola sul marciapiede, davanti al portone a guardarlo allontanarsi e ripensare ad una parola che ha detto: 'rabbia'.
Ho scritto ascoltando questa
Video Mi scuso per gli errori che troverete specie quando ripeto le cose, anzi vi sarò grata se mi correggerete, ho scritto tanto e dando una riletta, più o meno dovrebbe esserci tutto quello che volevo dire. Poi se sono stata chiara starà a voi dirlo. Ve l'ho detto, spesso sono un po' contorta.
Ho un po' di mal di testa quindi figuratevi...ma mi faceva piacere scrivere il seguito. Un bacio